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Accolti i ricorsi dei sindaci dopo l'imposizione a prendere in carico le reti


Acquedotti Eas, il Tar sospende il commissario in tre Comuni jonici

21/12/2018 | ATTUALITÀ

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Il commissario Carmelo Messina

Con tre ordinanze fotocopia il Tar di Catania ha sospeso provvisoriamente le nomine, fatte dalla Regione siciliana il 3 settembre, del commissario ad acta inviato nei comuni di Savoca, Casalvecchio e Forza d'Agrò con lo scopo di prendere in consegna in via sostitutiva delle amministrazioni, che si oppongono, gli acquedotti di Siciliacque (ex Eas). Oltre ai decreti di nomina il Tar ha sospeso anche tutti gli atti adottati dal commissario, il funzionario Carmelo Messina, comprese le tre delibere con le quali, in sostituzione dei Consigli comunali che hanno bocciato le proposte, ha adottato la presa in carico delle reti idriche e degli impianti. I tre Comuni, rappresentati dall’avvocato Salvatore Gentile di S. Teresa di Riva, avevano presentato ricorso contro l’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, la Prefettura di Messina e la Regione e nei confronti del commissario, dell’Eas (in liquidazione) e dell’Assemblea Territoriale Idrica di Messina (questi ultimi due non si sono costituiti in giudizio). Il Collegio, “alla luce dei motivi dedotti e tenuto conto dei principi affermati dalla Corte costituzionale, oltre che del pregiudizio grave ed irreparabile che potrebbe derivare in capo alla collettività locale dall’esecuzione dei provvedimenti impugnati”, ha sospeso provvisoriamente l’efficacia dei provvedimenti. I giudici hanno però rilevato che la notifica del ricorso all’Eas presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania è nulla, visto che il Dpcm 18 giugno 2018 prevede per tale ente il solo patrocinio facoltativo dell’Avvocatura dello Stato, con i limitati effetti di una tale forma di assistenza legale e conseguente inapplicabilità della domiciliazione presso l’Avvocatura dello Stato ai fini della notificazione di atti e provvedimenti giudiziali. Tuttavia è stato riconosciuto il beneficio dell’errore scusabile, considerato tra l’altro che con avviso pubblicato sul sito dell’Eas è stato comunicato che dal mese di agosto dell’anno in corso il patrocinio sarebbe stato affidato in tutti i giudizi all’Avvocatura dello Stato, e il Tar ha quindi assegnato ai Comuni di Savoca, Casalvecchio e Forza d'Agrò trenta giorni per la nuova notifica del ricorso all’Eas, rinviando l’ulteriore trattazione della domanda cautelare alla camera di consiglio fissata per il 31 gennaio 2019.

Secondo la Legge regionale 16/2017 l’Ente acquedotti siciliani in liquidazione doveva provvedere alla consegna delle reti idriche e degli impianti ai Comuni interessati, che ne assumono la gestione con oneri a carico della tariffa del servizio idrico integrato, sino alla piena attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 3 comma 3 della Legge regionale 19/2015 che ha istituito gli Ato idrici, alla cui Assemblea territoriale spetta affidare la gestione del servizio idrico integrato. Le tre amministrazioni in questione, però, si oppongono alla presa in consegna degli acquedotti senza che prima venga fatta chiarezza sulle questioni economiche e soprattutto sulla situazione debitoria dell'Eas, senza contare che da anni sono i Comuni a sostituirsi all'Eas per i lavori di manutenzione della rete; al momento, inoltre, l’Assemblea Territoriale Idrica di Messina non è in grado di prendere in gestione gli acquedotti.


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