Acquedotti Eas, sospeso dal Tar il commissariamento di tre Comuni jonici
di Andrea Rifatto | 07/02/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/02/2019 | ATTUALITÀ
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Il commissario Carmelo Messina
Rimane sospeso il commissariamento dei Comuni di Savoca, Casalvecchio e Forza d'Agrò deciso dalla Regione lo scorso settembre con lo scopo di far prendere in consegna in via sostitutiva delle amministrazioni, che si oppongono, gli acquedotti di Siciliacque (ex Eas). La Prima Sezione del Tar di Catania ha depositato tre ordinanze con le quali ha accolto la domanda incidentale di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati presentata dal legale dei tre Comuni, l’avvocato Salvatore Gentile di S. Teresa di Riva, confermando quanto già preannunciato a dicembre, quando era stata fissata una nuova udienza per il 31 gennaio a causa di un errore nella notifica dei ricorsi ad Eas. I giudici amministrativi (Pancrazio Maria Savasta presidente, Giuseppe La Greca consigliere estensore e Giuseppina Alessandra Sidoti primo referendario) hanno ritenuto, in linea con quanto evidenziato con la precedente ordinanza di dicembre e per le ragioni già lì espresse, di accogliere l’istanza cautelare, considerato anche il pregiudizio che la presa in carico degli impianti cagionerebbe sulla situazione finanziaria dei Comuni in assenza di attribuzione di risorse idonee a far fronte al disposto trasferimento di funzioni”. Il Tar etneo ha quindi fissato per la discussione del ricorso nel merito la prima udienza pubblica del mese di gennaio 2020 e ha deciso di compensare le spese della presente fase di giudizio tra tutte le parti costituite e di dichiararle irripetibili nei confronti delle parti non costituite. Il ricorso era stato presentato dai Comuni di Savoca, Casalvecchio e Forza d'Agrò contro l’Assessorato regionale ell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità; la Presidenza della Regione; l’Eas e la Prefettura, difesi dall'Avvocatura dello Stato e nei confronti di Carmelo Messina, nella qualità di commissario e dell’Assemblea Territoriale Idrica di Messina, entrambi non costituiti in giudizio. Oltre ai decreti di nomina il tribunale amministrativo ha sospeso anche tutti gli atti adottati dal commissario, il funzionario Carmelo Messina, comprese le tre delibere con le quali, in sostituzione dei Consigli comunali che hanno bocciato le proposte, aveva adottato la presa in carico delle reti idriche e degli impianti. Secondo la Legge regionale 16/2017 l’Ente acquedotti siciliani in liquidazione doveva provvedere alla consegna delle reti idriche e degli impianti ai Comuni interessati, che ne assumono la gestione con oneri a carico della tariffa del servizio idrico integrato, sino alla piena attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 3 comma 3 della Legge regionale 19/2015 che ha istituito gli Ato idrici, alla cui Assemblea territoriale spetta affidare la gestione del servizio idrico integrato. Le tre amministrazioni in questione, però, si oppongono alla presa in consegna degli acquedotti senza che prima venga fatta chiarezza sulle questioni economiche e soprattutto sulla situazione debitoria dell'Eas, senza contare che da anni sono i Comuni a sostituirsi all'Eas per i lavori di manutenzione della rete; al momento, inoltre, l’Assemblea Territoriale Idrica di Messina non è in grado di prendere in gestione gli acquedotti.