Ad Angelo Spadaro la caserma Polstrada di Giardini: "Esempio di coraggio e integrità" FOTO
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | ATTUALITÀ
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La scopertura della targa all'ingresso del presidio
“La sua memoria sarà per noi fonte inesauribile di ispirazione e questa intitolazione è la massima espressione della vicinanza della Polizia di Stato verso uno dei suoi figli migliori”. Le parole pronunciate dal prefetto Renato Cortese, direttore centrale per le Specialità della Polizia di Stato, riassumono il significato della cerimonia di ieri sera che ha portato all’intitolazione della Sottosezione della Polizia Stradale di Giardini Naxos alla memoria del vicesovrintendente della Polizia di Stato Angelo Gabriele Spadaro, Medaglia d’Oro al Merito Civile, deceduto in servizio il 15 gennaio 2019, travolto da un autoarticolato mentre era impegnato in un’attività di soccorso sull’A18 a Itala Alla commemorazione hanno preso parte anche la prefetta di Messina Cosima Di Stani, il Questore di Messina Annino Gargano, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Sicilia orientale Nicola Spampinato, il comandante della Polizia stradale di Messina Antonio Capodicasa, i questori di Siracusa ed Enna, Roberto Pellicone e Salvatore Fazzino, rappresentanti di altre questure siciliane, l’ex comandante della Polstrada di Messina Nicolò D’Angelo, i vertici di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Taormina, i sindaci Giorgio Stracuzzi (Giardini Naxos) e Matteo Francilia (Furci Siculo), il presidente della Corte d’appello di Catania Filippo Pennisi e altre autorità civili, militari e religiose. Tra il pubblico anche il vicesovrintendente della Polizia di Stato Giuseppe Muscolino, Medaglia d’Oro al Merito Civile, che nella notte del 15 gennaio 2019 era in pattuglia con Angelo Gabriele e riconosciuto anche lui “vittima del dovere” per i gravissimi traumi riportati nell’incidente, oltre ad amici e conoscenti giunti anche da Santa Teresa di Riva, paese natale di Angelo Spadaro, scomparso all’età di 55 anni. Al vicesovrintendente Angelo Gabriele Spadaro è stata dedicata una targa commemorativa installata all’ingresso della caserma, scoperta dal prefetto Cortese, dal fratello Giannantonio, dal papà Michele e dalla sorella Sandra, mentre all’interno è stato posizionato un bassorilievo in marmo che riproduce la figura del poliziotto. Spampinato, nei saluti di apertura, ha espresso parole di estrema gratitudine ai propri collaboratori, esempio di senso del dovere e di straordinarie virtù civiche, sostenendo che l’intitolazione ad Angelo Gabriele Spadaro della Sottosezione Polizia Stradale di Giardini Naxos è un doveroso tributo ad un fedele servitore dello Stato che ha sacrificato la propria vita per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali, mentre il sostituto commissario della Polizia di Stato Giannantonio Spadaro, comandante della Sottosezione Polizia stradale di Giardini Naxos e fratello di Angelo, ha ricordato la vita del familiare e il suo amore per la divisa e per la specialità della Polizia stradale, alla quale non ha mai voluto rinunciare pur potendo scegliere altri uffici con turni meno impegnativi, esprimendo con profonda commozione sentimenti di orgoglio per l’avvenuta intitolazione della Sottosezione alla memoria del fratello e ribadendo il proprio impegno nel contribuire ad innalzare i livelli di sicurezza stradale. Il prefetto Cortese, nel suo intervento, ha sottolineato come “intitolando la sottosezione della Polizia Stradale ad Angelo non stiamo solo apponendo una targa o cambiando un nome ma stiamo riconoscendo il valore di un uomo che ha vissuto per ‘servire e proteggere’, evidenziando l’importanza del valore della memoria, che contribuisce a costruire un senso di identità e continuità attraverso l’esempio di donne e di uomini come Angelo, “che ci ricordano ogni giorno il valore del coraggio e dell’integrità di chi ha scelto di servire la comunità con la divisa”. “Il suo esempio fa emergere l’importanza della complessa attività svolta dalla Stradale e dell’elevata specializzazione, umanità e generosità che hanno sempre orientato il percorso lavorativo del poliziotto caduto in servizio - ha aggiunto Cortese - un modello di virtù per tutti e di passione per il lavoro che faceva superare ogni ostacolo, per raggiungere il bene e la sicurezza del prossimo. La sua memoria sarà per noi fonte inesauribile di ispirazione, il suo sacrificio non è stato vano e trasformeremo il dolore in memoria e la memoria in impegno”.