"Adorna il tempio ma non trascurare i poveri": la Sacra Famiglia riparte dagli ultimi
di Andrea Rifatto | 29/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/09/2020 | ATTUALITÀ
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Parroco e vescovo con gli amministratori nel Centro
“Adorna il tempio ma non trascurare i poveri”. Sono le parole di San Gregorio Magno che hanno ispirato padre Alessandro De Gregorio, parroco della Sacra Famiglia di Santa Teresa, spingendolo a creare una struttura unica nella zona che accoglierà chi è meno fortunato, donando un aiuto che seppur piccolo rappresenterà una grande conquista per chi si ritrova a ripartire da zero. Grazie a don Alex e ai tanti volontari è nato il Centro Caritas “Sacra Famiglia”, inaugurato domenica sera alla presenza dell’arcivescovo Giovanni Accolla, giunto anche per presiedere il solenne pontificale di riapertura della chiesa e insediamento del parroco dopo i lavori di restauro, accolto con balli e canti dai giovani della parrocchia. “Finiti i lavori, mi sono chiesto cosa mancasse in paese - ha spiegato padre De Gregorio - e avendo saputo di tre persone che dormivano in spiaggia e all’aperto e ricevendo in quei giorni in dono una cucina, abbiamo deciso di rendere la nostra parrocchia una casa, per condividere ciò che abbiamo con i poveri”. Un posto dove dare la possibilità di avere un pasto caldo, un ambiente riscaldato dove la gente può dormire, riposare, fare la doccia e lavare i vestiti, in attesa di sistemazione. E così alla cucina si sono presto aggiunte una lavatrice e un’asciugatrice donate dalla Caritas diocesana e altri beni offerti dai parrocchiani, tra cui tre brandine.
“L’arcivescovo ci ha chiesto di praticare la carità e faremo quel che possiamo - aggiunge il parroco - per la festa dei Santi Cosma e Damiano non abbiamo effettuato spese per archeggiate e manifestazioni esterne, nel segno della massima sobrietà, e tutte le offerte sono state destinate al Centro Caritas. Questo è solo l’inizio, adesso iniziamo davvero a camminare” dice ai suoi fedeli al termine della celebrazione nella chiesa tornata a splendere. Monsignor Accolla si è congratulato con la città “per aver dimostrato in questo periodo di emergenza solidarietà e fraternità - ha detto - oltre alla chiesa fatta di pietre e mattoni c’è una chiesa fatta di pietre vive. Questo Centro è una struttura semplice che dovrà ispirarsi a sobrietà, semplicità e umiltà per essere un luogo ricco di carità”. Per il sindaco Danilo Lo Giudice “un progetto ambizioso, qualcosa che mancava nella comunità e sono stato sin da subito molto felice dell’iniziativa di padre Alex, che come Amministrazione condividiamo e porteremo avanti con spirito di collaborazione per servire chi ha bisogno”. Al pontificale di domenica ha preso parte anche don Ettore Sentimentale, parroco del santuario Madonna del Carmelo e vicario episcopale.