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Affitti: nuovo via libera al contante
di Sikily News | 14/02/2014 | ATTUALITÀ
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Dietrofront del Ministero dell’Economia e delle Finanze rispetto a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2014 in merito al pagamento dei canoni di affitto per le abitazioni. Era stato infatti previsto che dal primo gennaio gli inquilini avrebbero dovuto versare i canoni ai proprietari solo tramite forme che escludessero l’uso del denaro contante. Il Dipartimento del Tesoro ha invece chiarito tramite una circolare, a seguito di richieste di chiarimenti provenienti dall’Agenzia delle Entrate, che sarà consentito pagare in contanti gli affitti abitativi fino a 999,99 euro, allineandosi così alle disposizioni generali sulla soglia di tracciabilità per le transazioni in contanti. Per i proprietari che hanno ricevuto il canone in denaro a partire dal 1° gennaio 2014 la situazione viene dunque “sanata”. Nessun problema neppure per le locazioni dei box auto e di tutti gli immobili non residenziali, che non erano toccati dalla "stretta" contenuta nella Legge di Stabilità. Con la nota del Tesoro vengono spazzati via anche i dubbi sulla possibilità di applicare sanzioni a chi ha incassato canoni di locazione abitativa in contanti al di sotto dei 1.000 euro. La multa prevista dalla normativa antiriciclaggio, infatti, si applica solo per chi trasferisce somme di denaro da 1.000 euro in su senza utilizzare strumenti di pagamento tracciabili. La sanzione va dall'1 al 40% dell'importo trasferito, con un minimo di 3.000 euro. L'obbligo di pagare con assegni, bonifici e altri strumenti tracciabili era stato introdotto per scoraggiare il nero. Il dipartimento del Tesoro spiega che per documentare le transazioni avvenute tra proprietario e inquilino può bastare "una prova documentale, comunque formata, purché chiara, inequivoca e idonea ad attestare la devoluzione di una determinata somma di denaro contante al pagamento del canone di locazion. Sarà dunque sufficiente una ricevuta. Tirano un sospiro di sollievo per il via libera al contante i proprietari di case affittate a turisti e cittadini stranieri, che non sfuggivano all'obbligo – ora cancellato – introdotto dalla legge di stabilità. Lo stesso vale per gli affitti delle case vacanze e per gli appartamenti affittati a studenti fuori sede. Attenzione: in caso di più inquilini, il limite di 1.000 euro, a partire dal quale scatta l'obbligo di tracciabilità, va riferito al singolo pagamento e non al canone pattuito. Ad esempio, se il canone è di 1.200 euro, ma viene pagato da tre studenti, ognuno può consegnare i propri 400 euro in contanti senza rischiare sanzioni.