Alì, appaltati i lavori di consolidamento delle zone in dissesto: un'attesa durata 18 anni
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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La piazza collata nel 2018
Un dissesto idrogeologico in atto ormai da 18 anni nel piccolo borgo di Alì, che adesso potrà essere bloccato grazie alle opere attese da tempo. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione siciliana ha infatti appaltato i lavori di consolidamento della zona in frana a valle dell’ex casa comunale, nel quartiere Ariella, che riguardano la sistemazione del versante che il 25 ottobre 2007 e l’1 ottobre 2009 è stato interessato da eccezionali eventi meteorici che hanno dato luogo a devastanti inondazioni del centro abitato con potenti colate detritico-fangose, numerosissime frane contenenti blocchi lapidei ciclopici provenienti dalle pareti rocciose a monte dell’abitato che hanno causato enormi danni alle abitazioni, mentre durante il maltempo dell'1 novembre 2018 è crollata una parte del muro di contenimento della piazza Santissimo Rosario, con l chiusura del versante al traffico veicolare e pedonale Il finanziamento regionale da 1 milione 060mila euro, inserito nel Patto per il Sud, ha consentito adesso di affidare i lavori al termine della procedura gestita dagli uffici diretti da Sergio Tumminello, che hanno stilato la graduatoria delle 111 imprese che hanno presentato offerta: ad aggiudicarsi le opere è stata la ditta “Colorami Srl “di Librizzi, che ha proposto un ribasso del 33,1455% ottenendo l’appalto per un importo di 432mila 761 euro, di cui 326mila 981 euro per i lavori, 78mila 603 euro per il costo della manodopera non soggetto a ribasso e 27mila 176 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Il progetto, che prevedeva una spesa di 489mila 093 euro per lavori e 465mila 125 euro per somme a disposizione, è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti “Artec Associati” di Catania (ingegneri Roberto Anastasi, Graziella Casà, Antonino Guarino, Ludovico Porto e Antonio Sgrò), ingegnere Daniele Spina di Mascali e geologo Fabio Nicita di Santa Teresa di Riva. Le opere prevedono la pulizia del versante dalla vegetazione esistente, la demolizione dei manufatti presenti sul versante (muretti di delimitazione, vecchi terrazzamenti), riprofilatura del versante propedeutica al successivo consolidamento, consolidamento del versante con elementi mono-ancoraggio, riempimento degli elementi mono-ancoraggio mediante lavorazione di movimento terra con il materiale presente ed interessato dalla riprofilatura, unitamente a ghiaia proveniente da cava, rivestimento mediante stesura di una biostuoia in cocco sul paramento del versante nella nuova conformazione, opere di rinaturalizzazione per ridurre l’impatto ambientale delle opere di consolidamento. A completamento si procederà con un intervento di natura idraulica in corrispondenza della via Santissimo Rosario immediatamente a monte, arteria stradale allo stato attuale completamente priva di opere di captazione e raccolta delle acque meteoriche: il carico idraulico riguarda oltre che la strada stessa anche il resto del versante posto ancora più a monte e al fine di evitare potenziali fenomeni di dilavamento (oltre al possibile insorgere di ulteriori spinte generate dall’azione dell’acqua) si prevede la posa in opera di una canaletta per la raccolta delle acque meteoriche, realizzata in calcestruzzo prefabbricato ed accoppiata a griglia in ghisa carrabile, canaletta che si sviluppa per tutta la strada immediatamente sovrastante l’area di intervento (circa 115 metri), per poi proseguire secondo l’attuale pendenza e congiungersi alla rete comunale esistente, posta più a valle. I lavori, secondo il cronoprogramma, dureranno sette mesi.