Alì Terme. "La caserma dei Vigili del fuoco nell'area confiscata alla criminalità"
di Gianluca Santisi | 31/07/2016 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 31/07/2016 | ATTUALITÀ
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L'ingresso dell'area nei pressi di Capo Alì
Alì Terme si candida ufficialmente ad ospitare un presidio permanente dei Vigili del fuoco, ipotesi già prevista nella riviera jonica ma con sede a Roccalumera. L’idea è del sindaco Giuseppe Marino che ha messo a disposizione un immobile e un terreno confiscati alla criminalità organizzata nei pressi di Capo Alì. I beni in questione – un terreno adibito ad uliveto con annesso fabbricato abusivo di 187 mq – sono stati formalmente consegnati nel 2013 al sindaco Marino per essere utilizzati per finalità istituzionali e, in particolare, adibiti a “sede ed uffici di coordinamento delle attività di tutela e salvaguardia ambientale dell’istituenda Area Marina Protetta, nonché per la realizzazione di attività di volontariato da svolgere in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche e le Associazioni Onlus, al fine di promuovere la diffusione della cultura ecologica, attraverso il coinvolgimento dei volontari”. Tutto questo “salvo eventuali modifiche circa gli utilizzi finali per i quali i beni sono stati assegnati ed in ordine alla gestione degli stessi, che se sopravvenute, vanno tempestivamente comunicate all’Agenzia Nazionale per i necessari aggiornamenti”. E proprio sfruttando quest’ultima postilla, circa la non tassatività della finalità di destinazione enunciata del terreno e dell’immobile, che il primo cittadino aliese, vista l’emergenza incendi, intende proporre l’ospitalità di un distaccamento definitivo dei Vigili del fuoco che possa servire l’intero comprensorio. “In Sicilia - sostiene Marino - ogni anno vanno in fumo 6mila ettari di bosco, mentre i terreni privati distrutti dal fuoco si stimano intorno a 15mila ettari l’anno. Danni che nessuno mai pagherà. E’ vero che - continua il sindaco - ognuno deve fare la sua parte, i proprietari dei boschi, quelli dei fondi agricoli e gli enti pubblici pulendo le parti di loro compentenza, ma il fenomeno incendi è fra quelli che maggiormente meritano di essere in questo momento attenzionati. Un presidio stabile nel nostro territorio dei Vigili del fuoco – conclude Marino - potrebbe contribuire a scoraggiare intenti dolosi oltre che limitarne i danni sui terreni segnati dal fuoco grazie a un maggior tempestivo intervento sui luoghi interessati”. Il fabbricato sequestrato alla criminalità organizzata si compone di un angolo bar, due sale ricevimento, cucina, wc, altre due stanze di disimpegno e un piano seminterrato con altre due camere.