Alluvioni 2009 e 2015, due milioni di euro per Messina e provincia
di Andrea Rifatto | 11/01/2019 | ATTUALITÀ
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L'alluvione del 2009 a Scaletta
Arrivano due milioni di euro dalla Regione per i comuni colpiti dalle alluvioni del 2009 e del 2015. L’Assessorato delle Autonomie locali ha ripartito i fondi che erano stati in parte previsti nella finanziaria 2018. Il decreto, grazie a un emendamento all’Ars di Cateno De Luca, stanzia un milione di euro per il comune di Messina e per i centri jonici confinanti, ossia Scaletta e Itala, che hanno subito danni dagli eventi alluvionali dell’1 ottobre 2009, riservando 500mila euro quale contributo al capoluogo per realizzare interventi di rivitalizzazione urbana nei territori di Giampilieri, Molino, Pezzolo, Santo Stefano e prevedendo che la rimanente somma venga distribuita equamente nella zona jonica. Il 6 dicembre il Dipartimento regionale delle Autonomie locali aveva chiesto all’assessore Bernadette Grasso le indicazioni circa i criteri per la determinazione e assegnazione dei contributi, ricevendo come risposta quella di utilizzare il criterio del riparto in base alla popolazione. Il Dipartimento regionale di Protezione civile ha quindi fornito l’elenco dei comuni colpiti dall’alluvione del 10 ottobre 2015, ossia Antillo, Barcellona, Casalvecchio, Furci, Gaggi, Gualtieri Sicaminò, Mandanici, Milazzo, Mongiuffi Melia, Pace del Mela, Pagliara, S. Filippo del Mela, S. Lucia del Mela, S. Teresa e Torregrotta. Oltre ai 500mila euro per Messina, per l’evento calamitoso del 2009 vanno 282mila 509 euro a Scaletta e 217mila 490 euro a Itala. Per il 2015, invece, la ripartizione è la seguente: Antillo 7mila 578 euro, Barcellona 345mila 526, Casalvecchio 6mila 912, Furci 27mila 834, Gaggi 26mila 984, Gualtieri Sicaminò 14mila 641, Mandanici 4mila 897, Milazzo 262mila 124, Mongiuffi Melia 4mila 947, Pace del Mela 52mila 020, Pagliara 9mila 727, S. Filippo del Mela 58mila 699, S. Lucia del Mela 38mila 369, S. Teresa 78mila 021 e Torregrotta 61mila 714. I contributi saranno erogati nella misura del 60% a titolo di anticipazione ed il restante 40% a seguito dell’avvenuta rendicontazione.