Giovedì 21 Novembre 2024
L'azienda annuncia lo stop all'erogazione per i debiti. Il sindaco invita a desistere


Amam chiude l'acqua a Giardini ed è scontro: "Non create altri problemi alla comunità"

di Andrea Rifatto | 22/09/2024 | ATTUALITÀ

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Lo stop all'erogazione crea problemi al quartiere Ortogrande

Si chiude il rubinetto e si apre… lo scontro giudiziario. La decisione di Amam di interrompere la fornitura idrica a Giardini Naxos, comune al quale da molti anni garantiva l’erogazione di circa 5 litri al secondo, ha suscitato stupore nell’Amministrazione comunale del sindaco Giorgio Stracuzzi, che negli ultimi mesi ha manifestato la volontà di mettersi in regola, assumendo impegni precisi anche davanti al prefetto. Lo scontro finito adesso in Tribunale è legato al debito accumulato dal municipio naxiota nei confronti della società messinese, quantificato lo scorso maggio in 480mila 233 euro e arrivato a circa 500mila euro tra interessi e spese, che ha portato l’Amam a presentare al Tribunale di Messina un ricorso per decreto ingiuntivo munito di provvisoria esecutività, al quale la giunta di Giardini Naxos ha deliberato di costituirsi in giudizio per opporsi, nominando come legale difensore l’avvocato Paolo Giovanni Rotelli di Catania e impegnando l’importo di 7mila 923 euro per l’incarico. In realtà nella cittadina naxiota, secondo quanto sostenuto dal Comune, quei 5 litri al secondo che confluivano nel serbatoio Ciminello si sono ridotti notevolmente almeno già da luglio, tanto da provocare i noti problemi di fornitura idrica nel quartiere Ortogrande. La decisione di chiudere totalmente il rubinetto viene vista adesso come uno sgarbo e il sindaco ha chiesto con una nota inviata all’azienda messinese «di voler desistere dal compimento di azioni di altra natura che potrebbero arrecare pregiudizio alla comunità giardinese, già colpita dalla persistente crisi idrica in alcune parti del territorio comunale». 

Amam contesta all’Amministrazione di non aver rispettato il piano di rientro approvato dalla giunta il 6 maggio e sottoscritto dalle parti, che prevedeva l’impegno a saldare entro il 30 giugno le fatture di gennaio e aprile, per un totale di 168mila 739 euro, versando poi 61mila 494 euro a titolo di secondo acconto entro il 31 luglio e altri quattro acconti da 50mila euro entro l’ultimo giorno di ogni mese, fino al saldo entro il 31 dicembre. Importi che dovevano essere riconosciuti come debiti fuori bilancio dal commissario straordinario che sostituisce il Consiglio comunale, Cinzia Chirieleison, ad eccezione delle somme richieste a titolo di interessi e della fornitura per il 2024. La definizione tombale in via transattiva dei rapporti con Amam, con l’estinzione integrale del debito e l’approvazione di un piano di rientro, era però subordinata all’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 e all’appostamento delle somme necessarie a valere sul fondo passività potenziali, come evidenziato a chiare lettere in tutti gli atti. Passaggio che finora non è avvenuto, tanto che sul tavolo della commissaria Chirieleison non è giunta alcuna proposta di deliberazione. L’Amministrazione, infatti, è ancora alle prese con la redazione del bilancio consuntivo 2023, in fase di chiusura in quanto l’istruttoria si è prolungata più del previsto poiché la Corte dei conti ha chiesto un dettagliato riepilogo per chiudere il Piano di riequilibrio. Dunque Giardini Naxos, attualmente in gestione provvisoria, ha specificato ad Amam di non aver pagato non per mancanza di volontà ma per temporanea impossibilità ed ha accolto come uno dispetto la decisione, già annunciata due mesi fa, di interrompere la fornitura idrica.


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