"Anello del Nisi", il Governo riassegna 5 milioni dopo l'ultimatum del Consiglio di Stato
di Andrea Rifatto | 29/07/2022 | ATTUALITÀ
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Una delle opere previste
Il finanziamento da 5 milioni di euro è salvo e l’intervento previsto vedrà la luce. Esultano le amministrazioni comunali di Nizza, Alì Terme, Alì e Fiumedinisi, dopo il verdetto del Consiglio di Stato e la decisione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di riammettere il progetto “Anello del Nisi: miglioramento e sostenibilità della mobilità lenta” nella graduatoria degli interventi finanziati dal Programma di Azione e Coesione complementare al Pon “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 (Pac 2014-2020)-Asse C Accessibilità turistica. Già a novembre il Consiglio di Stato, esaminando il ricorso presentato dai quattro Comuni con l’avvocato Nunziato Antonio Medina, aveva ordinato al Governo l’accantonamento delle somme corrispondenti al finanziamento del progetto, ai fini del suo riesame, e a dicembre il Ministero aveva messo da parte 5 milioni 050mila euro (a valere sui 10 milioni di euro già riservati) per far fronte ad evenienze imprevedibili anche in considerazione dei ricorsi amministrativi. Il 31 dicembre era stata quindi riattivata la procedura di valutazione del progetto “Anello del Nisi”, con la richiesta inviata da Roma al Comune di Nizza, capofila dell’intervento, di documentazione integrativa relativamente al calcolo del cosiddetto “deficit di finanziamento” (funding gap) e alla capacità dell’Ente di garantire, eventualmente, la copertura finanziaria della parte di intervento non finanziabile con le risorse del programma: l’Amministrazione nizzarda ha risposto il 7 gennaio inviando una nuova richiesta di contributo pari a 4 milioni 981mila 185 euro, facendosi dunque carico di garantire i rimanenti 68mila 814 euro che non possono essere coperti con i fondi governativi. A maggio, invece, il Tar del Lazio ha deciso di non entrare nel merito del ricorso esprimendo “l’inopportunità processuale di una pronuncia che interverrebbe a riesame ancora pendente, tenuto conto che un eventuale accoglimento del ricorso non potrebbe che generare un effetto conformativo (riesame) identico a quello derivato dalla pronuncia del Consiglio di Stato, mentre un eventuale rigetto del ricorso non potrebbe, comunque, impedire la conclusione del predetto procedimento di riesame e, dunque, l’adozione del provvedimento di ammissione, o meno, del Comune ricorrente al finanziamento oggetto del contendere”. Ad avviso del Collegio la controversia non poteva ritenersi matura per la decisione e la causa era stata rinviata al prossimo 21 dicembre. Contro questa ordinanza è stata presentata istanza di esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Consiglio di Stato nel 2021 e nel frattempo il gruppo di valutazione relativo all’asse Accessibilità turistica si è riunito l’8 luglio per valutare la documentazione integrativa trasmessa a gennaio dal Comune di Nizza, stabilendo che l’ente "ha risposto in maniera esaustiva alla richiesta della documentazione sanando le carenze" ma disponendo soltanto di “prendere atto delle risultanze delle attività di valutazione condotta dal Gruppo di Valutazione del Pac”, senza concludere il riesame del progetto. A mettere la parola fine è intervenuto il Consiglio di Stato, con un’ordinanza pubblicata il 15 luglio, ritenendo che “non sono state interamente eseguite le statuizioni cautelari del Consiglio di Stato, mancando l’effetto costitutivo e interamente satisfattivo per il Comune ricorrente del riesame del progetto con eventuale ammissione a finanziamento e inclusione nella graduatoria dei soggetti finanziabili, se e ove ne sussistano i presupposti”, ordinando al Ministero “di concludere il procedimento di riesame entro 15 giorni”. Il 26 luglio, quindi, il Ministero ha preso atto delle prescrizioni dei giudici e ha comunicato ai quattro sindaci che il progetto “Anello del Nisi” è stato riammesso a finanziamento.