Antenna Wind a Sant'Alessio, il Tar non sospende gli atti del Comune e rinvia a novembre
di Andrea Rifatto | 02/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/05/2020 | ATTUALITÀ
1218 Lettori unici
Le opere già realizzate per l'antenna
Restano tutti validi gli atti adottati dal Comune di Sant’Alessio con i quali sono stati sospesi i lavori di realizzazione dell’impianto di telecomunicazioni Wind-Tre per la telefonia mobile su un edificio in via Consolare Valeria 25 e ne è stata successivamente ordinata la demolizione, in quanto secondo l’Ufficio tecnico sono stati realizzati in difformità al progetto e in violazione del regolamento comunale sulle antenne. La Prima Sezione del Tar di Catania, a cui il colosso delle telecomunicazioni si è rivolto chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dei provvedimenti comunali, compresi quelli di diniego a realizzare l’impianto, ha infatti deciso con un’ordinanza di fissare solo l’udienza per la trattazione del merito del ricorso, che si terrà il 5 novembre, ma non ha accolto le richieste di Wind-Tre senza entrare dunque nel merito degli atti. Secondo i giudici amministrativi “necessitano l’approfondimento proprio della fase di merito i profili delle asserite rimodulazioni sostanziali degli elaborati progettuali (allo stato non contestate dalla parte ricorrente), dell’impossibilità di accedere ai luoghi oggetto di intervento - sostenuta dall’amministrazione - che avrebbe impedito l’ultimazione dei lavori e della rilevanza delle ritenute violazioni regolamentari”. Il Comune è difeso dall’avv. Carmelo Moschella, Wind-Tre dall’avv. Giuseppe Sartorio. Nelle scorse settimane i proprietari dell’immobile hanno contestato all’azienda una serie di omissioni e hanno chiesto la disdetta e il recesso dal contratto di affitto, dicendosi dunque non più interessati ad avere l’antenna di telefonia sul proprio terrazzo. Wind Tre sta comunque portando avanti ugualmente la battaglia giudiziaria dinanzi al Tar di Catania contro il Comune, l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente e la Città Metropolitana, che non si non è costituita in giudizio.