Giovedì 21 Novembre 2024
Intervista al sindaco sui due impianti bloccati solo dopo le proteste dei cittadini


Antenne 5G a Santa Teresa, Lo Giudice: "C'è stata superficialità, non ero tenuto a sapere"

di Andrea Rifatto | 24/12/2022 | ATTUALITÀ

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La stazione radio base installata a Scorsonello

I lavori sono fermi, dopo l’avvio del procedimento finalizzato all’annullamento dei permessi di costruire ottenuti con il silenzio-assenso e l’intimazione a sospendere le opere, ma le polemiche non si placano. Il caso delle due stazioni radio base 5G di Iliad che stanno sorgendo a Santa Teresa di Riva tiene banco i questi giorni e giovedì prossimo (ore 15) approderà in Consiglio comunale, con una seduta aperta agli interventi dei cittadini chiesta e ottenuta dalla minoranza consiliare per discutere la propria interrogazione. Fino a qualche giorno fa il Comune riteneva che le carte fossero in regola, poi dopo le rimostranze e le perplessità di alcuni residenti le pratiche sono state riviste e sono emerse le violazioni del Regolamento comunale sulle antenne e altre anomalie. La contestazione principale mossa agli amministratori è quella di non essere a conoscenza della vicenda e di essersi mossi in ritardo. Abbiamo intervistato il sindaco Danilo Lo Giudice. 

Perchè le irregolarità vengono fuori solo dopo cinque mesi, a lavori già avviati? 
“Quando sono arrivate le istanze (25 luglio, ndc) il responsabile del Servizio Urbanistica sapeva che sarebbe andato via e non ha avuto modo e tempo di approfondirle bene. Quando si è insediato il nuovo responsabile (1 dicembre, ndc) ha chiesto alcune integrazioni che mancavano, adesso insieme al legale abbiamo fatto ulteriori approfondimenti con l’Ufficio tecnico e sono emerse le irregolarità che abbiamo segnalato. Il silenzio-assenso scattato dopo 90 giorni (25 ottobre, ndc) non vieta comunque di intervenire in qualsiasi momento qualora ci siano violazioni”.

Come è possibile che voi amministratori non sapevate nulla di queste antenne? 
“Non mi occupo di pratiche urbanistiche, non ho accesso allo Sportello unico edilizia, faccio il sindaco e non il responsabile dell’Urbanistica o il direttore dell’Area Tecnica, non posso sapere cosa presenta un singolo utente. Il rimprovero può essere legittimo se si tratta di atti che sono tenuto a conoscere, ma in questo caso no, non c’è stato alcun documento pubblicato all’albo pretorio che potevo visionare, mi sento assolutamente sereno”.

Ritiene che l’Ufficio tecnico abbia sottovalutato le pratiche e che avrebbe dovuto informarla, vista la particolarità delle opere?
“Sicuramente in precedenza, prima dell’arrivo del nuovo responsabile Urbanistica, queste pratiche sono state affrontate con superficialità e non in maniera approfondita. Certamente avrei gradito di essere messo a conoscenza di queste antenne, essendo opere di evidenza pubblica, magari avremmo agito prima. Ma prima o dopo non sarebbe cambiato nulla, se ci sono violazioni si può intervenire in qualsiasi momento”.

Però nel frattempo sono partiti i lavori e le torri sono state installate: nascerà un contenzioso tra Comune e Iliad? 
“Potrebbe sorgere un ricorso al Tar, ma non escludo che si ravvedano e smontino tutto. Se rispettano il Regolamento comunale e le normative non posso fare nulla, in caso contrario agirò con ogni mezzo possibile e immaginabile per cercare di fare in modo che le regole vengano rispettate”.

La circostanza che il titolare di uno dei due terreni sia parente della vicesindaca e lavori all’Ufficio tecnico può aver inciso nella vicenda?
“Assolutamente no. Il dipendente non lavora all’Ufficio Urbanistica e non ha accesso alle pratiche edilizie”.

Più informazioni: antenne iliad  


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