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Antenne Santa Teresa: "Il silenzio-assenso soltanto per quelle pratiche, a pensare male…”
di Andrea Rifatto | 27/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/02/2023 | ATTUALITÀ
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Il consigliere Veri è andato fino in fondo sulla vicenda
Quelle parole non li hanno convinti e così hanno deciso di approfondire, scoprendo che la realtà non era come era stata descritta. Emergono nuovi particolari a Santa Teresa di Riva nella vicenda delle due stazioni radio base 5G di Iliad, i cui lavori di costruzione sono iniziati a novembre grazie ai permessi di costruire ottenuti con il silenzio-assenso, visto che l’Ufficio tecnico non ha esaminato le pratiche e non ha comunicato un provvedimento di diniego o un parere negativo, ma sono adesso fermi dopo l’annullamento in autotutela delle autorizzazioni. Nelle scorse settimane abbiamo chiesto all’architetto Natale Coppolino, responsabile dell’Ufficio Urbanistica fino al 30 novembre, perchè non abbia avviato l’istruttoria entro i 90 giorni e la risposta era stata che le istanze non erano state controllate per carenza di tempo, tanto che l’ex dipendente comunale aveva aggiunto che non sono state solo quelle a non essere esaminate ottenendo il via libera con il silenzio-assenso, ma c’è un elenco di pratiche che hanno subito la stessa sorte. Affermazioni che hanno portato i consiglieri di minoranza capeggiati da Nino Bartolotta ad effettuare un accesso agli atti e chiedere l’elenco delle pratiche edilizie approvate con il silenzio-assenso negli ultimi sette anni. E non sono mancate le sorprese. Dalla ricerca effettuata dall’attuale responsabile dell’Urbanistica, il geometra Sebastiano Smiroldo, è emerso infatti che nel 2022, a parte le due richieste di permesso di costruire per le stazioni radio base Iliad, non risulta alcuna pratica edilizia che abbia ottenuto il via libera con il silenzio-assenso. Dal 2016 al 2021 sono invece solo quattro le istanze per le quali non è stata avviata un’istruttoria o prive di comunicazione alle ditte proprietarie, e per le quali è intervenuto il silenzio-assenso: due nel 2016 (una cappella funeraria e un capannone industriale), una nel 2018 (residenza anziani) e una nel 2021 (sopraelevazione), tutti interventi mai realizzati. “All’Ufficio tecnico lavorano sicuramente persone per bene, preparate ed educate - commenta il consigliere di minoranza Santino Veri - forse l’architetto Coppolino in quel periodo era sotto pressione perchè oberato da tanto lavoro e non ha potuto esaminare le istanze? O forse c’è dell’altro? Andreotti diceva che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Pratiche importanti come queste non potevano essere sottovalutate, avevano priorità assoluta visto che si tratta della salute dei cittadini. Per cinque anni, da consigliere di maggioranza, ho collaborato con l’Ufficio tecnico - prosegue Veri - che ogni giorno si confrontava con il sindaco sulle varie questioni: magari in quel periodo il primo cittadino, che dice di non aver saputo nulla, era troppo impegnato nella campagna elettorale per le Regionali ed era assente dal municipio, ma c’era sicuramente il vicesindaco a sostituirlo e doveva saperlo, anche per altri motivi, senza contare che permane stabilmente nella stanza del sindaco e si confrontano sempre tra di loro. Noi lavoriamo per tutelare la salute dei cittadini - conclude - e poniamo al primo posto il bene della comunità. Un ringraziamento va fatto anche al Comitato Jonico Beni Comuni che sta seguendo la vicenda e al compianto prof. Pippo Sturiale il cui contributo in questi anni è stato prezioso in materia di inquinamento elettromagnetico". L’esponente di opposizione spera che il ricorso al Tar di Catania, che Iliad presenterà probabilmente nei prossimi giorni contro il Comune, abbia un esito favorevole alla cittadinanza, che teme ricadute negative sulla propria salute se dovessero essere attivate le due antenne.