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Antennopoli, Miano non parla e resta al suo posto. Sturiale rifiuta la nomina ad esperto
di Andrea Rifatto | 07/01/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/01/2023 | ATTUALITÀ
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Miano, Sturiale e una delle antenne 5G contestate
Seppur non voglia pronunciarsi sulla questione, la vicesindaca di Santa Teresa di Riva, Annalisa Miano, rimane al suo posto e di fatto respinge la richiesta di dimissioni arrivata dall’opposizione, che nel Consiglio comunale aperto del 29 dicembre sulla vicenda “antennopoli” le ha chiesto un passo indietro sostenendo si trovi in conflitto di interessi e che non potesse non sapere, in quanto il suocero è proprietario del terreno di via Monsignor Antonino Celona dove sta sorgendo una delle due stazioni radio base 5G di Iliad, oltre che dipendente dell’Ufficio tecnico che però non presta servizio all’Ufficio Urbanistica e non ha preso preso parte al procedimento che ha dato il via libera ai lavori con il silenzio-assenso. Miano non ha voluto rispondere alle nostre domande o rilasciare dichiarazioni sul caso, ritenendo di essere stata tirata in ballo impropriamente e che non sia stato corretto da parte della minoranza strumentalizzare altre persone. Intanto, dopo che il 20 dicembre sono stati avviati i procedimenti finalizzati all’annullamento dei permessi di costruire, sono scaduti i 15 giorni entro cui Iliad poteva presentare memorie scritte ed eventuali osservazioni e adesso l’iter terminerà entro il 19 gennaio con l’annullamento dei permessi, come già anticipato dal sindaco Danilo Lo Giudice, visto che le risposte fornite dalla società telefonica non vengono ritenute soddisfacenti. Sempre nel Consiglio aperto il sindaco aveva proposto al figlio del professore Pippo Sturiale, suo esperto per l’inquinamento elettromagnetico e l’ambiente fino alla morte avvenuta lo scorso marzo, di prendere il posto del padre, ritenendo abbia le competenze giuste in quanto ingegnere informatico e delle telecomunicazioni: richiesta che non è stata accolta. “Purtroppo sono costretto a rifiutare l’incarico - spiega Marco Sturiale - io e la mia famiglia abbiamo vissuto da vicino le vicende di mio padre nella lotta, come cittadino, contro il posizionamento selvaggio delle stazioni radio base sul territorio comunale e, successivamente, in qualità di esperto del Comune. Mio padre ha dovuto lottare con l’Ufficio tecnico, ha dovuto fare più volte buon viso a cattivo gioco, è stato deriso e, più volte, gli sono stati celati documenti importanti. Non posso accettare un incarico con un Ufficio tecnico palesemente ostile ed assolutamente insensibile riguardo a queste tematiche. Così insensibile che non ha ritenuto di informare il sindaco delle ultime richieste di installazioni. In ogni caso, e questa è la ragione principale del mio fermo rifiuto - aggiunge Sturiale - ritengo che nonostante il proclamato indirizzo politico contrario all'installazione indiscriminata di ‘antenne’, all'interno della giunta comunale siano presenti componenti che non potevano non essere al corrente di quello che stava avvenendo. Non posso, pertanto, accettare un incarico con questi presupposti politici. Ci tengo a ringraziare il sindaco per la fiducia e ribadisco di essere a disposizione in qualità di cittadino”.