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Antillo è in difficoltà, gli amministratori rinunciano alle indennità
di Redazione | 14/10/2015 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Paratore (al centro) sui luoghi colpiti dall'alluvione
L’ondata di maltempo che sabato scorso ha colpito con furia il territorio di Antillo, in particolare le frazioni Canigliari, Cicala e Romito, ha causato ingenti danni che hanno costretto il paese ad affrontare notevoli difficoltà. La comunità antillese ha vissuto ore drammatiche per un’ondata inattesa di maltempo di eccezionale violenza che ha provocato frane e smottamenti di gravissima entità. “Disagi – ha spiegato il sindaco Davide Paratore – che si sommano alle già critica situazione economica in cui versa l’Ente, a causa dei regolari e consistenti tagli subiti negli ultimi anni dagli enti locali”. Alla luce di ciò la Giunta municipale, i consiglieri di maggioranza unitamente al presidente del Consiglio comunale, hanno deciso di rinunciare alla propria indennità di carica e al gettone di presenza, come simbolico gesto di responsabilità nei confronti della comunità che si onorano di rappresentare. Il sindaco Davide Paratore aveva già rinunciato alla propria indennità già dal primo periodo del proprio mandato elettorale. Ad oggi, dunque, nessun amministratore di maggioranza di Antillo percepisce alcun compenso, seppur minimo, per la propria attività amministrativa. La situazione nel centro collinare rimane critica: nei giorni scorsi si è recato sui luoghi il responsabile della Protezione Civile regionale, Calogero Foti, per un primo monitoraggio delle zone colpite da cui ha potuto constatare come i danni siano ingenti. La Giunta comunale ha intanto richiesto alla Regione la dicharazione di stato di calamità naturale. A Canigliari la piccola Chiesa intitolata alla Sacra Famiglia è stata letteralmente sventrata dalla furia delle acque, che ha risparmiato solo la statua votiva. Numerose abitazioni sono state invase dal fango, mentre una famiglia è stata temporaneamente costretta ad abbandonare la propria dimora. Tanti i veicoli ricoperti e danneggiati irrimediabilmente dalla coltre di detriti e fango. Ingenti i danni anche in molte altre zone del territorio: si registrano frane e smottamenti presso il cimitero comunale e in contrada Acqua Vena, dove la furia delle acque ha causato cedimenti allarmanti. La macchina dei soccorsi è stata prontamente sollecitata e immediatamente mobilitata: Protezione civile regionale, provinciale e locale, Carabinieri, Vigili del fuoco e Corpo forestale sono intervenuti con massima solerzia. Sui luoghi della catastrofe si sono subito portati il dirigente provinciale della Protezione civile, Bruno Manfrè, l’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Leonardo Santoro e il comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina, capitano Francesco Filippo. Massiccio e molto prezioso è stato l’intervento dei volontari che generosamente hanno collaborato e collaborano alle operazioni di sgombero. Ad Antillo è giunto l’assessore regionale e vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, che dopo un’attenta ricognizione dei luoghi, si è resa prontamente disponibile ad una fattiva collaborazione per il ripristino della normalità. Anche il sindaco di Limina, Marcello Bartolotta, ha voluto testimoniare con la sua presenza solidarietà alla vicina comunità, sentimento manifestato anche da molti altri sindaci e amministratori del comprensorio. Attualmente i tecnici del Genio civile di Messina stanno valutando l’entità dei danni sul territorio. Particolarmente apprezzato e sintomo di un legame viscerale che lega tutti gli antillesi alla propria terra è la partecipazione profonda dei moltissimi emigrati che hanno espresso il loro affetto attraverso ogni mezzo a loro disposizione. La Regione dichiara lo stato di calamità
La Giunta regionale ha deliberato oggi la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le province di Messina, Caltanissetta e Agrigento, fortemente colpite dall'ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha provocato piogge alluvionali e esondazione di torrenti. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. La deliberazione ha permesso di inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il riconoscimento dello stato di emergenza, finalizzato all'adozione di interventi e sostegni. “La decisione presa dalla Giunta – afferma Lo Bello – scaturisce dall’attenzione verso le istanze che in tal senso sono state sollecitate dai comuni, dai cittadini e dagli agricoltori, al fine di venire incontro a quanti hanno subito danni e perdite”