Martedì 03 Dicembre 2024
A luglio evento con Mario Incudine e Salvo La Rosa, tra tradizioni e cultura


"Antillo Folk Fest", il paese diventa isola felice della musica popolare

di Andrea Rifatto | 22/05/2019 | ATTUALITÀ

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Palella, Noto, Paratore, Incudine e La Rosa

Rendere per tre giorni il piccolo comune montano un’isola felice della musica popolare, rievocando le antiche tradizioni contadine e i canti delle musiche tradizionali della val d’Agrò, mescolando tradizione e innovazione. È l’obiettivo dell’Antillo Folk Fest, manifestazione in programma dal 12 al 14 luglio, presentata ieri mattina in municipio nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Davide Paratore, dell’assessore Noemi Palella, dell segretaria comunale Filippa noto, del cantante Mario Incudine e del presentatore tv Salvo La Rosa. Un’idea nata lo scorso agosto dopo il concerto di Incudine ad Antillo. E proprio al cantante ennese e a La Rosa l’Amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi, sicura di affidarsi a due professionisti nel mondo culturale e dello spettacolo. “Un progetto che non deve nascere e morire ma durare nel tempo, per coinvolgere non solo la comunità antillese ma tutta la zona jonica” – ha spiegato il sindaco – e sono fiducioso che l’evento sarà un momento importante per la nostra comunità”. Levento vede la collaborazione delle Unioni dei Comuni Naxos-Taormina, rappresentata ieri dagli assessori Eleonora Cacopardo di Castelmola e Antonella Bartolotta di Gallodoro, e Valli Joniche dei Peloritani. “Antillo conserva una tradizione dei canti popolari, un posto incontaminato da scoprire, dove andarci apposta per una ragione particolare – ha spiegato Incudine – e allora abbiamo pensato al festival folk, per far diventare questo paese un centro di accoglienza delle tradizioni, un incubatore di idee, per promuovere un turismo culturale e non di massa”. Nella tre giorni arriveranno artisti da tutta Italia che realizzeranno laboratori e faranno rivivere le tradizioni della mietitura del grano, con la pesatura e i canti dal vivo nell’aia. Coinvolta anche la banda musicale antillese e l’evento vedrà protagonista la campana per i dispersi di tutte le guerre di Pizzo Monaco, i cui rintocchi accompagneranno la manifestazione e risuoneranno in tutta la vallata. Preziosa anche la collaborazione con l’Università di Messina.

“Dobbiamo fare in modo che quei tre giorni siano pieni di persone che verranno qui ad Antillo e poi ci torneranno – ha evidenziato La Rosa – è un’iniziativa importante, prestigiosa che riguarda la nostra bella terra”. Nei tre giorni ci sarà anche spazio per una tavola rotonda sui canti popolari della val d’Agrò e la presentazione del libro di Concetto Lo Schiavo. Uno dei momenti più importanti sarà quello dedicato al contest musicale rivolto ai giovani cantanti emergenti: un vero e proprio talent di musica popolare che si snoferà nella serata del 13 luglio: la giuria, composta da Eugenio Bennato, Antonio Vasta, Antonio Putzu, Sergio Bonanzinga, Anmborgio Sparagna e Gianni Nicola Caravoglia, valuterà due brani dei dieci finalisti e il vincitore otterrà la produzione discografica di un brano e un videoclip, “in un momento in cui si fa fatica a registrar e i gruppi emergenti fanno fatica a incidere un brano e metterlo in circolazione” ha sottolineato Mario Incudine. Chiuderà l’Antillo Folk Fest il concerto “Grande Sud” con Mario Incudine, Eugenio Bennato e Peppe Servillo, preceduto dall’esibizione dei vincitori del contest. E si guarda già alla prossima edizione: “Il mio sogno è far dialogare la campana di Pizzo Monaco con le altre campane di Antillo – l’idea lanciata da Incudine- creando una sinfonia per campana, una cosa unica”.


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