Giovedì 21 Novembre 2024
La Regione non salda il finanziamento, la ditta esecutrice vince due ricorsi


Approdo per i pescatori a Nizza, i ritardi del Comune costano 81mila euro ai cittadini

di Andrea Rifatto | 27/01/2020 | ATTUALITÀ

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L'approdo per i pescatori di Nizza

Ritardi nel rendicontare il finanziamento e una doppia condanna per non aver saldato l’impresa che nel 2015 ha realizzato i lavori per l’approdo dei pescatori nella zona nord del paese. E per quell’opera, finanziata con circa 400mila euro erogati dalla Regione, il Comune di Nizza di Sicilia ha dovuto sborsare 81mila euro dalle casse comunali, cioè soldi dei cittadini, che se ogni adempimento fosse stato portato a termine nei modi e nei tempi previsti si sarebbero risparmiati. Al termine dei lavori, infatti, il Comune non ha inviato in tempo a Palermo la rendicontazione finale del progetto e dunque la Regione non ha erogato il saldo del finanziamento necessario a pagare i lavori, anche perchè non sono stati prodotti i mandati di pagamento quietanziati per problemi contabili all'interno dell'Ente. Somme che sarebbero dovute essere a carico del finanziamento regionale ma che invece si è dovuto accollare il Comune. Ne è nato un contenzioso con la ditta esecutrice dell'appalto da 231mila euro, la Messina Sud Srl di Mili San Marco, che dopo aver atteso invano il pagamento finale delle opere ha presentato nel 2016 una richiesta di decreto ingiuntivo al Tribunale di Messina per chiedere il versamento del saldo residuale di 63mila 892 euro oltre Iva, interessi moratori e spese giudiziarie, e si è vista dare ragione dal giudice che ha emesso decreto ingiuntivo nei confronti del Comune di Nizza obbligando al pagamento della somma oltre interessi e spese per complessivi 67mila 128 euro più Iva. Soldi che l‘ente nizzardo ha continuato però a non sborsare, portando l’impresa, difesa dall’avv. Silvano Martella, a presentare nell’aprile 2017 ricorso al Tar per il pagamento di quanto dovuto. E anche i giudici amministrativi si sono espressi favorevolmente alla ditta. Quindi al termine dei contenziosi il Comune ha incassato due condanne e adesso dovrà sborsare quasi altri 20mila euro tra interessi e spese legali. Le somme sono state liquidate nei giorni scorsi come debito fuori bilancio da un commissario ad acta nominato dal Tar, il segretario comunale di Alì Terme Mario Puglisi, in quanto il Comune di Nizza non ha adempiuto agli obblighi imposti dalle sentenze.

Eppure nel giugno 2018 il Consiglio comunale aveva chiuso la vicenda approvando un accordo di transazione per 63mila euro, da versare al creditore in due rate da 34mila entro il 30 giugno 2018 e 29mila entro il 31 gennaio 2019. Termini che però non sono stati rispettati in quanto, come evidenziato in una nota dal responsabile dell’Area Finanziaria, Teodoro Santisi, nel verificare con Equitalia la regolarità della società, in tre diversi periodi, la Messina Sud Srl risultava “soggetto inadempiente”. Ma dopo colloqui con Riscossione Sicilia la stessa società messinese ha comunicato di aver rateizzato i debiti contratti e che si poteva procedere al pagamento dell'importo dovuto. E così, pur sforando i termini, il Comune a luglio 2019 ha terminato i pagamenti versando 62mila 996 euro dei 63mila richiesti (3,30 euro in meno solo perché il costo della commissione bancaria di un versamento è stato addebitato al beneficiario e non all'ente). Nell'accordo di transazione non è stata però prevista esplicitamente la rinuncia al decreto ingiuntivo e quindi la Messina Sud Srl, in base a una clausola che prevedeva come l’inadempimento di una delle parti avrebbe comportato l’automatica risoluzione dell’accordo, ha contestato al Comune un adempimento solo parziale e dunque il ricorso al Tar, nel quale il Comune di Nizza non si è costituito, è andato avanti. E nel settembre scorso è arrivata la sentenza sfavorevole al Comune, con i giudici amministrativi che hanno dichiarato l’obbligo dell’Amministrazione di pagare quanto dovuto entro 60 giorni e hanno nominato, per il caso di ulteriore inadempienza, il segretario comunale di Alì Terme quale commissario ad acta. Il 10 dicembre l’avv. Martella ha comunicato al commissario il parziale adempimento da parte del Comune di Nizza, che tra luglio 2018 e luglio 2019 ha effettuato pagamenti alla ditta (che nel frattempo ha cambiato nome da Messina Sud a Todaro Srl) per un totale di 62mila 996 euro, chiedendo il pagamento del residuo di 895,83 euro oltre interessi moratori e spese legali del decreto ingiuntivo e del ricorso al Tar.

Puglisi si è insediato il 23 dicembre, prendendo atto della mancata integrale esecuzione da parte dell’Amministrazione nizzarda e ricevendo una nota dal responsabile dell’Area Finanziaria, Teodoro Santisi, in cui è stato evidenziato come i ritardi nei pagamenti nei termini previsti dall'accordo transattivo siano stati determinati dalle verifiche con esito negativo in merito alla regolarità della società nei confronti di Equitalia, dove risultava soggetto inadempiente. Il commissario ad acta, visto che il Comune di Nizza ha adempiuto parzialmente alla transazione, determinando la prosecuzione del giudizio davanti al Tar con una sentenza ormai non più appellabile, ha quindi disposto il pagamento alla Todaro Srl della somma totale di 18mila 122 euro, di cui 895,83 di residuo capitale e il resto per interessi e spese legali, a cui vanno aggiunte le spese per la registrazione del decreto ingiuntivo e quelle per il commissario ad acta. Tutto a carico delle casse comunali.


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