Argiroffi, 19 anni da sindaco: "Lascio un paese migliore, al mio successore chiedo che..."
di Andrea Rifatto | 26/05/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/05/2023 | ATTUALITÀ
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Il primo sindaco ad essere eletto direttamente dai cittadini e quello rimasto in carica più a lungo per 19 anni. Tra pochi giorni Gaetano Argiroffi, medico in pensione, lascerà definitivamente il municipio di Roccalumera, dove ha fatto ingresso nel 1990 da consigliere per divenire primo cittadino quattro anni dopo, con due mandati consecutivi fino al 2003; poi una parentesi in minoranza dal 2003 al 2008, la rielezione nel 2013 e altre due legislature sulla poltrona più alta. Adesso l’addio alla politica. Lo abbiamo incontrato in municipio in questi ultimi giorni di legislatura. Si sarebbe potuto ricandidare per il terzo mandato, perché ha rinunciato? Quanto è difficile oggi fare il sindaco? Il momento più duro di questi 19 anni? E quello più bello? Com’è cambiato il paese da quel 15 giugno 1994, giorno del suo primo insediamento? Prova rammarico per qualcosa che non è riuscito a realizzare? Quattro liste sono una novità, perchè secondo lei c’è stata questa frammentazione politica? Cosa chiede al prossimo sindaco di Roccalumera?
“Già nel 2013 avevo deciso che mi sarei fermato con la politica al termine di altri due mandati. Ho 72 anni e la mia età non mi permette più di continuare, ho altri impegni, devo dedicarmi maggiormente alla famiglia dopo anni di intenso lavoro. C’è un limite ad ogni cosa, un momento in cui bisogna fermarsi”
“Rispetto agli Anni ’90 sono cambiate molte cose, nei primi due mandati potevo contare su maggiori punti di riferimento, soprattutto alla Regione, che oggi purtroppo mancano. Le normative sono cambiate e aumentate, ci sono molte più scadenze e responsabilità, serve maggiore impegno per fare il sindaco nella gestione della cosa pubblica, molto più tempo di quando ho iniziato”
“Non ne individuo uno in particolare. I periodi più difficili sono stati quelli in cui sono stato oggetto di procedimenti penali a seguito di denunce, ad esempio per la gestione del depuratore o per inquinamento ambientale, tutti conclusi con l’assoluzione. Per chi amministra un Comune ciò porta a trovarsi in uno stato d’animo sospeso, soprattutto se si viene chiamati in causa per qualcosa sulla quale non si hanno responsabilità. Sono stati momenti che hanno generato in me preoccupazione”
“Tanti, così come tante le soddisfazioni. Penso all’ultimo periodo con l’ottenimento della Bandiera Blu, ma anche a riconoscimenti come la Bandiera Lilla, quello di Comune Plastic Free e di Città del Folklore, quest’ultimo grazie ad un percorso avviato da me negli Anni ’90 con il Festival internazionale, insieme al compianto Melino Romolo”
“È cresciuto da tutti i punti di vista, anche se qualcuno non lo vuole ammettere. Nei primi mandati ho completato il lungomare e realizzato il nuovo depuratore e altre opere. Ho lavorato per creare i requisiti affinché il paese tagliasse tanti traguardi e ottenesse vari riconoscimenti. La Bandiera blu, ad esempio, non arriva così per caso, ma dietro c’è un lavoro di miglioramento dei servizi e delle infrastrutture. Nel 2013, quando sono tornato a fare il sindaco dopo dieci anni, ho trovato 6,5 milioni di euro di debiti e li ho pagati, trascurando magari qualche settore per trovare le somme. Allora non ho trovato nessun progetto cantierabile, oggi ho messo in condizione il Comune di partecipare a diversi bandi del Pnrr”
“Mi viene in mente il progetto dell’anfiteatro nel giardino dell’Antica Filanda, un’idea che ancora non ha visto la luce perchè per due volte Cassa Depositi e Prestiti non ci ha concesso il mutuo. Non riuscirò a vedere alcuni progetti, dalla sistemazione del lungomare all’ampliamento del depuratore, dalla ristrutturazione del polo sportivo al ponte stabile sul torrente Pagliara, ma sono fiero di averli avviati”
“La mia mancata ricandidatura penso abbia inciso nel far intraprendere strade diverse a tanti candidati, ma quattro liste sono troppe con 2.900 elettori, sarà una campagna elettorale all’ultimo voto”.
“Che non vanifichi il mio impegno, che porti avanti tutti i progetti che ho avviato e che non smantelli la macchina amministrativa che ho messo in piedi negli anni, a fatica anche per i tanti cambi di personale. L’auspicio è che tutto ciò ho fatto di positivo sia punto di partenza per il mio successore”.