Aro S. Teresa, niente firma dei contratti e ancora agitazione ma l'accordo sembra vicino
di Andrea Rifatto | 25/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/06/2021 | ATTUALITÀ
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Gli addetti sono pronti ad incrociare le braccia
Rimane ancora in atto lo stato di agitazione dei lavoratori del settore ambientale dell’Aro rifiuti di Santa Teresa di Riva. Mercoledì pomeriggio è saltata per l’ennesima volta la firma del nuovo contratto di lavoro con la ditta “Onofaro Antonino” di Naso, affidataria dell’appalto dal 2016, richiesta agli 11 addetti in seguito alla chiusura della “Ecologia Scarl”, società con la quale hanno operato fino al 31 dicembre scorso. L’incontro al Palazzo della Cultura era stato convocato dalla stessa “Onofaro”, che nei giorni scorsi ha definito la procedura di raffreddamento aperta dal sindacato Unilavoratori “sproporzionata ed abnorme rispetto alla questione non risultando nessuna tensione tra le parti” e si era detta disponibile a riproporre i documenti per la firma. All’incontro di ieri era atteso però almeno un rappresentante della Srr Messina Area Metropolitana, come chiesto da Unilavoratori, che era stata avvisata dell’appuntamento così come il Comune, l’Ispettorato del Lavoro, la Prefettura e la Commissione di garanzia, ma oltre alla ditta rappresentata da Francesco Gugliotta e al sindacato con il segretario provinciale Giovanni De Caudo e il referente locale Salvatore Trimarchi, non si è presentato nessuno. Assenza che ha irritato non poco sindacalisti e lavoratori, che ritengono vi sia disinteresse da parte della Srr nel seguire e far chiudere questa vertenza. Unilavoratori aveva avviato il raffreddamento nei giorni scorsi riscontrando gravi criticità nel documento proposto agli 11 operatori, in particolare l’erronea qualificazione del rapporto di lavoro, ma ieri il contratto sottoposto dalla “Onofaro Antonino” è stato quasi interamente condiviso, ad eccezione dell’assenza della specifica che si tratta di un contratto Fise-Assoambiente, documento che disciplina il rapporto di lavoro dei dipendenti delle imprese e società esercenti servizi ambientali, in modo da garantire agli addetti dell’Aro di Santa Teresa di rimanere sotto l’egida dell’ente pubblico. Perplessità sono emerse anche sull’allegato accordo di riservatezza e dunque in attesa di una nuova convocazione rimane in atto la procedura di raffreddamento: gli operatori ecologici stanno adesso valutando se aderire allo sciopero nazionale del settore igiene ambientale in programma per il 30 giugno, garantendo per quel giorno solo l’espletamento dei servizi essenziali, e qualora la firma dovesse saltare nuovamente potrebbe invece essere organizzato uno sciopero all’interno dell’Aro comunale, ma al momento questa è solo un’ipotesi se le cosse dovessero volgere al peggio. La preoccupazione principale degli operatori è quella di perdere lo status di dipendenti della Srr, che dal marzo 2017 li ha concessi in utilizzo alla Ecologica con il rientro alla scadenza del contratto di appalto tra Comune e ditta, ma la Onofaro ha ribadito che la stessa Srr ha rilasciato un nulla osta per il passaggio alla ditta con la nuova denominazione e sono garantite tutte le clausole di salvaguardia del personale sottoscritte nel 2017 e tuttora in essere, chiedendo la revoca della procedura di raffreddamento.