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Aro Santa Teresa, la Fp Cgil chiede l’invio di un commissario ad acta
di Redazione | 24/08/2015 | ATTUALITÀ
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Per il Comune bastano 12 operatori anziché gli attuali 22
Sono tutti regolari gli adempimenti sin qui adottati dal Comune di Santa Teresa di Riva nell’iter seguito per il passaggio della gestione del ciclo dei rifiuti dall’Ato all’Aro? A chiederselo è il segretario della Funzione Pubblica Cgil di Messina, Carmelo Pino, che stamane ha inviato una lettera all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, all’Osservatorio sui Rifiuti ed Ispettorato chiedendo di inviare degli ispettori regionali e/o dei commissari ad acta per verificare se gli atti e i provvedimenti posti in essere dall’amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca siano corrispondenti a quanto previsto dalle leggi e dalla normativa vigente. La missiva è stata inoltrata per conoscenza anche al commissario dell’Ato Me 4, Ettore Ragusa e alla Srr di Messina Area metropolitana, al cui vertice nei giorni scorsi è stato nominato come commissario lo stesso Ragusa. La Fp Cgil sostiene come, al contrario di quanto stabilito dal Comune che ha previsto nell’Aro l’utilizzo di 12 lavoratori sui 22 attualmente impiegati nella raccolta dei rifiuti e nello spazzamento delle strade, tutto il personale in forza all’Ato Me4, i cui nominativi sono stati già inviati e certificati dagli Uffici Regionali, debba transitare alle dipendenze dell’ente santateresino. L’organizzazione sindacale evidenzia infatti come la normativa regionale preveda che “il personale amministrativo impiegato dalle Società di Ambito in liquidazione, previa ricognizione, transiterà in ragione dei fabbisogni individuati dagli enti locali aderenti alle Srr nell’organico di queste ultime. Il personale necessario per la gestione delle aree di raccolta ottimale, potrà essere impiegato dalla Srr, in posizione di comando/distacco, presso i Comuni che gestiscono direttamente il servizio di raccolta, spazzamento, trasporto dei rifiuti, ovvero presso il Comune capofila in presenza di convenzione intercomunale per la gestione del predetto servizio”. Tesi non condivisa dal primo momento dall’esecutivo De Luca, che ritiene vi sia un surplus di 10 lavoratori che risulterebbero inutili secondo il Piano di gestione dell’Aro comunale. Lo scontro tra Comune e sindacati si è acuito già nei mesi scorsi, al momento della concertazione prevista dal decreto regionale del 5 marzo 2014 con il quale è stato approvato il Piano di intervento dell’Ambito di raccolta ottimale del Comune di Santa Teresa di Riva, conclusasi con esito negativo in quanto le organizzazioni sindacali “non hanno ritenuto congruo e corrispondente alla normativa ed agli accordi quadro la dotazione organica del personale prevista, cioè 12 lavoratori a fronte dei 22 che risultano in quota parte assegnati allo stesso Comune tra capisquadra, addetti ai centri comunali di raccolta e autisti di mezzi monoperatore, come stabilito il 30 settembre 2013 nell’assemblea dei soci dell’Ato Me 4. La Fp Cgil di Messina aveva così deciso di denunciare alla Regione tale stato di cose, chiedendo l’annullamento del decreto di approvazione dell’Aro di S. Teresa di Riva. Ma come sottolineato oggi da Carmelo Pino, nessun intervento è stato adottato dalle autorità interpellate in merito alle richieste, denunce e osservazioni inviate a Palermo. Da qui la decisione di chiedere un intervento ispettivo o l’arrivo di un commissario ad acta in municipio, al fine di garantire la legalità e la tutela inviolabile dei livelli occupazionali in quel territorio.
A S. Teresa, secondo quanto annunciato dall'Amministrazione comunale, l'Aro dovrebbe entrare in funzione a dicembre, con l'avvio della raccolta differenziata porta e porta e un miglioramento dei servizi a cui dovrebbe far seguito una riduzione dei costi in bolletta per i cittadini. La gara di appalto per l'affidamento dei servizi di raccolta dei rifiuti e spazzamento stradale non si è ancora conclusa e a metà settembre è prevista una nuova seduta, pare quella decisiva, presso l'Urega di Messina.