Giovedì 26 Dicembre 2024
Lombardo denuncia negligenza e presenta un esposto, Briguglio lo accusa di terrorismo


Arsenico disperso nei terreni? È allarme a Nizza. Scontro politico tra due sindaci

di Andrea Rifatto | 24/10/2024 | ATTUALITÀ

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I depositi delle terre invasi dall’acqua che ha trascinato il materiale

La situazione potrebbe sfuggire di mano e potrebbe essere impossibile tornare indietro. È allarme per l’Arsenico emerso dalle terre e rocce di scavo della galleria “Sciglio” di Nizza di Sicilia, durante i lavori per il raddoppio ferroviario, stoccato da mesi nei depositi ai margini del cantiere. Le piogge degli ultimi giorni potrebbero aver provocato la dispersione del metalloide nocivo nel terreno e le immagini che arrivano dai siti di stoccaggio non fanno presagire nulla di buono. Il deputato regionale Giuseppe Lombardo, sindaco di Roccalumera, ha inviato una nota ad Arpa Sicilia, Rfi, Italferr, Prefettura, Regione, Città metropolitana, Osservatorio ambientale raddoppio ferroviario e Procura della Repubblica. «Siamo di fronte a un disastro ambientale, forse annunciato, ma sottovalutato - ha denunciato il parlamentare - sono depositate circa 14.000 tonnellate di materiali con concentrazioni di Arsenico superiori ai limiti stabiliti dalla normativa, ma le terre non sono state stoccate in vasche chiuse con raccolta delle acque di prima pioggia e in seguito agli eventi alluvionali del 21 ottobre le acque del piazzale, insieme a quelle di altre vasche, si sono riversate sui terreni limitrofi e nelle strade circostanti, fino al centro abitato di Nizza di Sicilia. Le 14.000 tonnellate di terre contaminate corrispondono a 14 milioni di chilogrammi - prosegue Lombardo - e dai risultati delle analisi emerge che ogni chilogrammo contiene in media 80 milligrammi di arsenico. Facendo un rapido calcolo, si arriva a una stima preoccupante: 14 milioni di chilogrammi moltiplicati per 0,080 grammi di arsenico per chilogrammo equivalgono a oltre una tonnellata di arsenico che potrebbe potenzialmente disperdersi dall'area del cantiere, contaminando l'ambiente circostante». Il deputato denuncia come questa negligenza, aggravata dalla permanenza dei materiali esposti per oltre tre mesi senza adeguate misure di contenimento, abbia potenzialmente contaminato l’ambiente circostante, comprese le falde acquifere, con un rischio elevato di inquinamento da Arsenico. Lombardo ha quindi chiesto un intervento immediato delle autorità preposte per eseguire monitoraggi approfonditi dell’aria, delle falde e del suolo e ha invitato a verificare le responsabilità di chi non ha tempestivamente comunicato agli organi competenti la situazione, né ha adottato le misure previste dalla legge per la corretta gestione dei materiali contaminati. 

Intanto esplode la polemica tra i sindaci di Roccalumera e Nizza di Sicilia, Giuseppe Lombardo e Natale Briguglio, con il primo che ha sollevato dubbi sull’intervento delle imprese Webuild-Pizzarotti per ripulire dal fango alcune strade nizzarde dopo il maltempo dei giorni scorsi: «Hanno da farsi perdonare qualcosa o stanno ricambiando qualcosa? - ha commentato il deputato regionale - altrimenti spero che questo intervento, per spirito di collaborazione, lo facciano per tutti i comuni colpiti dall’evento alluvionale». Allusioni respinte al mittente da Briguglio: «Ognuno pensi ai problemi del proprio paese - ha replicato - ho chiesto una cortesia alle imprese e hanno ripulito le nostre strade, non ho nulla da farmi perdonare, sono illazioni e insinuazioni prive di fondamento in merito alle quali risponderà nelle sedi competenti». E sui rischi derivanti dalla presenza dell’Arsenico a Nizza di Sicilia, il sindaco ha aggiunto, riferendosi sempre a Lombardo: «Il mio collega non crei terrorismo, se ha dati certi li mostri». La minoranza consiliare nizzarda ha chiesto la convocazione urgente della Commissione consiliare Lavori pubblici per affrontare la questione: «La forte pioggia ha portato con sé materiale dalle vasche d'accumulo dei fanghi contaminati d'Arsenico e da un deposito di detriti posto in contrada Volpone - ha detto attaccando il sindaco Briguglio - quali sono state le azioni a tutela della nostra comunità a parte le chiacchiere?». Briguglio ha ricordato di aver chiesto il 19 ottobre a Rfi, Italferr, Commissario straordinario di Governo e Consorzio Messina-Catania Lotto Nord «se i depositi di terra rappresentano un pericolo concreto di danno imminente per la popolazione dovuto alla presenza di Arsenico e quali accorgimenti sono stati adottati relativamente al materiale presente in cantiere», disponendo le analisi chimico-fisiche delle acque destinate al consumo umano.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd nizzardo: «Esprimiamo preoccupazione e auspichiamo un prontissimo intervento degli enti competenti, in particolare Arpa e Asp, affinché consentano di delineare esattamente i contorni di questa vicenda - commenta il Circolo - soprattutto per ciò che riguarda questioni assolutamente prioritarie come la salvaguardia della salute pubblica e la tutela dell’ambiente. In questo quadro emergenziale e di allerta generale appare fuori luogo l'attacco subito dal sindaco Natale Briguglio, e dunque da tutta la nostra Amministrazione, ad opera del sindaco di un comune a cui ci legano sinceri e consolidati rapporti di amicizia. L'invito che lanciamo é al rispetto dei ruoli istituzionali, alla sobrietà delle dichiarazioni pubbliche e alla salvaguardia dei cittadini nell'ambito delle competenze territoriali di riferimento».

Più informazioni: arsenico raddoppio  


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