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Arsenico, l’Asp a Nizza: “Controlli sull’acqua insufficienti, effettuate altre analisi"
di Andrea Rifatto | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
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Da cinque giorni presente l'autobotte
L’ordinanza urgente del 29 ottobre con la quale il sindaco ha disposto, a scopo precauzionale, il divieto temporaneo di utilizzare l'acqua per scopi potabili è fondata e opportunamente motivata dall'esigenza di tutelare la salute pubblica, nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, ma bisogna fare anche altro. A Nizza di Sicilia arriva il parere dell’Azienda sanitaria provinciale sul caso arsenico, che ha portato il primo cittadino Natale Briguglio a vietare l’utilizzo dell’acqua visto che dai campionamenti effettuati il 22 ottobre è emerso un valore pari a 12 microgrammi/litro, superiore al limite di 10 microgrammi/litro. Il sindaco aveva chiesto all’Asp un parere tecnico sulle azioni da intraprendere e la risposta è arrivata dal Dipartimento di Prevenzione, che ha innanzitutto evidenziato come la comunicazione di Briguglio non sia esaustiva, «in quanto riporta solo il dato relativo alla non conformità del parametro chimico arsenico, senza alcun riferimento alle peculiarità tecniche del campionamento effettuato (ad esempio verbale di campionamento e rapporto di prova completo di analisi chimico fisiche e microbiologiche)». L’Asp definisce quella svolta dal Comune «un’indagine analitica limitata alla fonte di approvvigionamento, insufficiente ai fini dell'espressione di un giudizio di conformità dell'acqua erogata attraverso la rete idrica comunale», in quanto «il prelievo dell'acqua è stato effettuato unicamente presso i pozzi di adduzione di contrada Piana e pertanto il campionamento non può essere considerato rappresentativo dell'intera filiera idropotabile». Attualmente il Comune garantisce l’erogazione di acqua potabile tramite un’autobotte che sosta nell’area mercatale dalle 8:30 alle 17 ed è attivo un servizio di prenotazione al numero di telefono 339 7193360, gestito dai volontari del Servizio civile, per aiutare anziani, diversamente abili e chiunque abbia problemi di deambulazione. L’Amministrazione comunale ha inoltre stanziato 1.035 euro per l’acquisto e la distribuzione di acqua potabile per l’asilo nido, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Per l’Azienda sanitaria «sarebbe opportuno sapere se la non conformità sia stata riscontrata in altri eventuali campioni d'acqua prelevati in punti ubicati a valle dell'area di captazione, lungo la rete di distribuzione fino al punto di consegna terminale - si legge nella risposta - in quanto non è improbabile che la qualità dell'acqua erogata nella rete acquedottistica presenti caratteristiche differenti rispetto a quella prelevata direttamente nel punto di emungimento. Per definire il quadro completo della situazione, sarebbe importante conoscere i dati storici dei prelievi effettuati dall'ente gestore, in autocontrollo, ovvero i dati relativi ai controlli interni pregressi - evidenzia l’Asp - così da avere contezza della qualità e della gestione della risorsa idropotabile da parte del conduttore; sarebbe altrettanto importante sapere se, in applicazione delle disposizioni del D. Lgs. 18/2023, il gestore, in cooperazione con gli altri Enti preposti, abbia predisposto un piano di sicurezza dell'acqua, ovvero un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull'analisi di rischio sito-specifica estesa all'intera filiera idro-potabile, dalla captazione al punto finale di consegna». Considerato il riscontro della non conformità del parametro arsenico, il Dipartimento di Prevenzione ha consigliato al Comune «di aumentare la frequenza dei controlli interni, inserendo l'arsenico nel novero dei parametri chimici da verificare routinariamente, monitorandone la concentrazione almeno fino al raggiungimento di valori inferiori al limite. Azione che non può prescindere dall'individuazione delle cause e dei fenomeni responsabili della difformità». Il sindaco Natale Briguglio è stato inoltre invitato a fornire uno schema aggiornato e completo di tutti i punti di captazione dell'acqua erogata nel territorio comunale (se vengono fornite acque provenienti da altro gestore), con la descrizione e rappresentazione grafica delle relative opere di adduzione e di distribuzione. Rientrato il parametro arsenico, il sindaco dovrà informare il Dipartimento di Prevenzione, che predisporrà l’esecuzione dei controlli esterni di competenza, al fine di confermare l'avvenuta risoluzione della non conformità.