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Arsenico nell'acqua a Nizza, valori più bassi dopo le controanalisi. L'esperto dice addio
di Andrea Rifatto | 23/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/11/2024 | ATTUALITÀ
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Il deposito 15.2 con le terre in parte coperte
Esami che fai… valori che trovi. A Nizza di Sicilia c’è ancora tanta incertezza attorno alla vicenda dell’acqua contaminata dall’arsenico. Dopo i dati diffusi dal deputato regionale Giuseppe Lombardo, relativi a prelievi effettuati l’11 novembre dall’Asp di Trapani, incaricata dall’Asp di Messina, dai quali è emersa la presenza del metalloide altamente nocivo in concentrazioni pari a 27 microgrammi/litro nei pozzi pubblici di contrada Piana, 29 µg/l nel serbatoio comunale e 29 µg/l nella fontana esterna alla scuola media, quasi tre volte superiori al limite di 10 µg/l, ne sono giunti altri ben diversi. Il sindaco Natale Briguglio ha infatti reso noto che dal campionamento effettuato il 15 novembre dal Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali di Catania sono risultati valori più bassi. In dettaglio nei pozzi comunali di contrada Piana è emersa la presenza di arsenico nell’acqua con una concentrazione di 15,9 µg/l, nella fontana pubblica di piazza Colonnello Interdonato 12,3 µg/l, in pozzo privato in contrada Piana 9,9 µg/l e in un’abitazione privata dove è installato un potabilizzatore a osmosi 1,4 µg/l. L’ordinanza di non potabilità dell’acqua rimane dunque in vigore. “Il valore cambia poco ai fini della risoluzione del problema - commenta Briguglio - la scelta di eseguire controanalisi ci è stata consigliata da l’Asp e l’Università di Messina ci hanno consigliato di fare controanalisi, nei prossimi giorni ne faremo ancora negli stessi punti, con tre laboratori differenti, anche perchè non avendo un dato certo è difficile capire che tipo di potabilizzatore a filtri installare e stiamo verificando anche i valori degli altri metalli per scegliere quello giusto. La presenza limitata di arsenico nell’abitazione dove è già presente ci fa capire che funziona». Sulle cause che hanno provocato la contaminazione dell’acqua il sindaco di Nizza di Sicilia attende di avere certezze per poter eventualmente agire contro i colpevoli. Intanto dopo mesi in cui sono state esposte agli agenti atmosferici, tanto da provocare un copioso dilavamento di acqua verso valle durante il maltempo delle scorse settimane, sono state coperte con teloni in plastica le terre da scavo contenenti arsenico stoccate nel deposito temporaneo DT 15.2 che si estende per 7.600 metri quadrati sulla Sp 27, a poca distanza dal cantiere. La vicenda fa registrare scossoni anche all’interno del municipio: l’ingegnere Salvatore Scaldino, dal 7 agosto esperto a titolo gratuito del sindaco in materia di gestione di rischi idrogeologici, crisi idrica, sistemi di trattamento acque reflue e inquinamento ambientale, ha rassegnato le dimissioni in aperto contrasto con l’operato e le affermazioni di Briguglio, più volte attaccato negli ultimi giorni. «Bisogna avere documenti tecnici a supporto prima di esprimersi” il commento del sindaco sull’addio dell’ormai ex esperto, che nell’assemblea pubblica del 30 ottobre aveva parlato di disastro ambientale già in atto. «Una presa di distanza che non può che preoccuparci sulla reale idoneità dell'Amministrazione ad affrontare seriamente il problema - commenta la minoranza consiliare, annunciando un esposto sull’accaduto - al netto delle solite chiacchiere non abbiamo alcuna soluzione all'orizzonte per una comunità che evidentemente questa Amministrazione ritiene possa sopportare tutto senza alcun limite».