Giovedì 26 Dicembre 2024
Il sindaco mantiene l'ordinanza di non potabilità. Analisi svolte anche dal Cnr


Arsenico, nuove indagini sull'acqua a Nizza. Limite superato anche a Fiumedinisi

di Andrea Rifatto | 11/11/2024 | ATTUALITÀ

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Le analisi dovranno essere ripetute più volte

A Nizza di Sicilia proseguono le attività finalizzate ad individuare le cause che hanno portato all’aumento del valore di arsenico nei pozzi che alimentano l’acquedotto e che hanno costretto a vietare l’uso potabile dell’acqua. Il sindaco Natale Briguglio ha reso noti i risultati dell’ultimo prelievo effettuato il 5 novembre nei pozzi di contrada Piana e dai risultati è emerso che la presenza dell’arsenico è scesa a 10,3 microgrammi/litro, rispetto agli 11 microgrammi/litro del 30 ottobre, ma sempre superiore al valore limite di 10. «Tra le possibili soluzioni per rendere l’acqua potabile vi è quella di installare un impianto di osmosi inversa nei pozzi - ha spiegato il sindaco - abbiamo già preso contatti con una ditta ed effettueremo un sopralluogo. Abbiamo appreso dalla stampa del sequestro di una vasca nel cantiere, noi siamo parte in causa e siamo i primi a volere chiarezza su cosa stia succedendo - ha aggiunto - se vi sia un problema legato al cantiere e in base a quello che strade prendere. Siamo pronti a collaborare per il bene di tutti, eventualmente saremo parte lesa per danno ambientale e di immagine». Briguglio ha ribadito che sarà l’unico a fornire comunicazioni ufficiali sulla vicenda con dati certi: «Chi parla a nome mio non dà comunicazioni ufficiali - ha sottolineato - non bisogna creare tensioni e allarmismi rispetto ad una paure diffusa e generalizzata». 

Anche il Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali di Catania ha svolto analisi sulle acque il 31 ottobre, rilevando un valore di arsenico di 12,6 µg/l nel pozzo a monte di Nizza di Sicilia e 11,2 µg/l nella fontanella in piazza Colonnello Interdonato. In un caso è emerso un valore oltre il limite anche a Fiumedinisi, con 10,1 µg/l all’acquedotto comunale, mentre alla sorgente Ortora l’arsenico era presente con 7,5 µg/l e alla sorgente Matrice in quantità inferiori a 0,5 µg/l. Il Comune di Fiumedinisi non ha ritenuto necessario emanare provvedimenti per il superamento del limite di arsenico in uno dei tre punti di prelievo comunale, in quanto vi è un margine di incertezza sul valore e non ci sono motivazioni che giustifichino l’eventuale adozione di un’ordinanza di non potabilità. Per il Cnr il pozzo a monte di Nizza e l’acquedotto comunale di Fiumedinisi hanno (o hanno avuto) una contaminazione da arsenico (e probabilmente anche da antimonio) dovuto ad infiltrazioni dal terreno circostante, molto ricco proprio di arsenico e antimonio, ed è stato suggerito di ripetere le analisi dopo abbondanti piogge e in altri punti di prelievo per capire se e dove avviene la contaminazione, in modo da poter intervenire in maniera puntuale. Inoltre, per risolvere momentaneamente il disagio, è stato consigliato di utilizzare le fonti con valori molto bassi di arsenico per diluire le fonti con valori appena sopra i limiti di legge.

Più informazioni: arsenico raddoppio  


COMMENTI

Diego Sgroj | il 12/11/2024 alle 10:44:04

Innanzitutto vorrei dire che con l' arsenico nell'acqua non stiamo scoprendo l'acqua calda,per quanto riguarda il limite di percentuale presente il discorso e' un'altro.Invece di fare la guerra tra i comuni ,bisogna unire le forze e fare un'azione comune contro la ditta esecutrice dei lavori perche' se c'e' stato un colpevole va ricercato nella leggerezza della ditta per non aver smaltito con urgenza il materiale contaminato.Inviterei tutti i comuni anche per tranquillizzare le varie comunita',di far eseguire i controlli negli acquedotti comunali.La colpa non e' certo del comune di Nizza di Sicilia come qualcuno dei sindaci vicinori ha voluto attribuire,ma lo ripeto ancora una volta l'unione fa la forza,unitevi e se c'e' la possibilita' installate i filtri alla fonte in modo da risolvere definitivamente il problema e tranquillizzare le varie comunita' allarmate forse in modo eccessivo.D'altronde siamo in Italia e nel fare terrorismo mediatico non ci batte nessuno.

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