Assistenza ai disabili, la Ssr di Messina accreditata alla Regione
di Andrea Rifatto | 11/08/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/08/2014 | ATTUALITÀ
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Fuori dal decreto i centri di Villafranca Tirrena e Nizza di Sicilia
La Società servizi riabilitativi S.p.a. di Messina, ente strumentale deputato all’erogazione di prestazioni riabilitative ambulatoriali e domiciliari in favore di soggetti portatori di handicap, ha ottenuto dalla Regione Siciliana, dopo un contenzioso durato quasi dieci anni, l’accreditamento istituzionale con il Servizio sanitario regionale. Il dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, avv. Ignazio Tozzo, ha infatti decretato lo scorso 3 luglio il via libera all’esercizio di un centro ambulatoriale di riabilitazione per l’erogazione di n. 494 prestazioni giornaliere, di cui 304 ambulatoriali e 190 domiciliari in favore di portatori di handicap. Le 304 prestazioni giornaliere saranno cosi ripartite: 114 presso il centro ambulatoriale di riabilitazione di Messina, via Stazione Contesse 63 (600 m2); 114 prestazioni saranno garantite nel centro ambulatoriale di Barcellona Pozzo di Gotto, via Caduti sul lavoro 35 (500 m2); 76 invece quelle che verranno svolte presso il centro di riabilitazione di Patti, c.da San Giovanni–Santo Spirito (400 m2). Al momento rimangono esclusi dal decreto di accreditamento i locali di Villafranca Tirrena, in corso di ristrutturazione, e l’ala della “Cittadella della Speranza” di Nizza di Sicilia che da poche settimane ospita i pazienti che usufruivano del servizio presso il centro di S. Teresa di Riva, dove la Ssr ha interrotto le prestazioni. La Ssr, costituita nel 2000 come società mista pubblico-privato, ha avuto come soci l’Asl 5 di Messina (51%) e tre cooperative sociali, secondo quanto previsto dal cosiddetto “pacchetto Treu” così come recepito dall’art. 30 della L.r. 30/97. Nel novembre 2005 aveva presentato domanda di accredito istituzionale alla Regione, ma il 27 dicembre 2007 il Dipartimento Ispettorato Regionale Sanitario aveva negato l’inserimento dell'ente nell’elenco delle strutture istituzionalmente accreditate. La Ssr aveva così proposto ricorso al Tar di Catania, che aveva sospeso la determinazione assessoriale senza però emettere giudizio di merito. A sbloccare la situazione è arrivata in soccorso la Legge 135/2012 sulla revisione della spesa pubblica, che ha introdotto una nuova disciplina in materia di affidamenti in regime di house providing, portando l’Asp di Messina a determinare la dismissione sul mercato della partecipazione pubblica maggioritaria nella società Ssr e nel conseguente affidamento quinquennale del servizio di riabilitazione in favore della società risultante dalla privatizzazione. La gara è stata aggiudicata in via definitiva, nel novembre 2013, al Consorzio Sisifo-Consorzio di Cooperative sociali con sede a Palermo, a cui è stato ceduto il 51% delle quote societarie, mentre le restanti quote rimangono assegnate alle cooperative Teseos (41%) e Rigenera e Obiettivo salute (8%). La Società servizi riabilitativi di Messina ha così provveduto all’assunzione diretta di 94 lavoratori, distinti tra terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, psicologi e amministrativi, e alla stipula di 25 contratti di collaborazione libero-professionale, oltre alla firma dei contratti di locazione relativi ad immobili nei comuni di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, presso cui istituire gli ambulatori di riabilitazione ad uso esclusivo della società, dove espletare l’attività prevista dalla convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale. Le strutture, a seguito di verifica dell’Asp di Messina, sono risultate in possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per l’accreditamento istituzionale.