Ato Me4, un malato terminale senza eredi: si rischia lo stop alla raccolta per i debiti
di Andrea Rifatto | 27/05/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/05/2019 | ATTUALITÀ
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Raccolta rifiuti a Letojanni
Un malato terminale, tenuto in vita artificialmente perché non c’è un erede in grado di prendere le redini della famiglia. È questo l’Ato Me4, che fino al 31 maggio dovrà gestire i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti in 17 comuni della zona jonica e della valle dell’Alcantara, in virtù dell’ordinanza di proroga della gestione commissariale firmata l’1 aprile dal sindaco metropolitano Cateno De Luca per Antillo, Forza d’Agrò, S. Alessio, Savoca, Castelmola, Gaggi, Gallodoro, Letojanni, Mongiuffi Melia, Mandanici, Pagliara, Itala, Scaletta, Graniti, Motta Camastra, Roccella Valdemone e S. Domenica Vittoria. Cosa accadrà dall’1 giugno non è dato ancora saperlo ma è probabile che si procederà con un nuovo allungamento dell’attuale gestione. Di certo c’è che la mole debitoria non accenna a diminuire per via dei crediti vantati dalla società con diversi Comuni. Una situazione che si protrae ormai da anni, con difficoltà da parte dei vari commissari che si sono succeduti a pagare stipendi, fornitori, discariche, con il servizio garantito a stento. Il commissario Francesco Mannone ha scritto nei giorni scorsi a tutti i comuni soci, ai liquidatori, al presidente della Srr Messina Area Metropolitana e al sindaco della Città metropolitana, oltre che per conoscenza al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, convocando una riunione per martedì 28 alle ore 10 nella sede amministrativa dell’Ato Me4 a Trappitello, per discutere dei provvedimenti urgenti da adottare al fine di evitare l’immediata sospensione dei servizi. Ma sarà la solita storia, con tanti sindaci che promettono e poi non pagano come dovrebbero per far diminuire il debito da 5 milioni di euro. Nei giorni scorsi grazie ai versamenti effettuati dai Comuni di Graniti (29mila euro per le fatture di luglio e agosto 2018) e Gaggi (44mila euro per febbraio a marzo 2019) e con la liquidità residua in cassa è stato possibile pagare gli stipendi di aprile ai 63 dipendenti dell’Ato, per un totale di circa 100mila euro. Persistono forti criticità con amministrazioni come quelle Itala e Forza d’Agrò, comune quest’ultimo che ha firmato diverse determine di liquidazione nelle ultime settimane senza però effettivamente versare gli importi. Il commissario Mannone è pronto a sospendere il servizio e in queste condizioni la proroga appare quanto mai necessaria, anche perché la Srr tarda ancora con la gara d’appalto e i sindaci non sembrano pronti a gestire direttamente il servizio rifiuti dall’1 giugno.