Attivato un nuovo pozzo a Santa Teresa, l'acqua (non potabile) torna nelle tre borgate
di Andrea Rifatto | 28/10/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/10/2023 | ATTUALITÀ
1193 Lettori unici
La trivella e il nuovo pozzo realizzato a giardino
L’acqua che sgorgava ha fatto tirare un sospiro di sollievo e i disagi vissuti da una settimana dovrebbero essere solo un brutto ricordo già nel giro di un paio di giorni. Non c’era altra soluzione che quella di realizzare un nuovo pozzo per risolvere la crisi idrica che ha colpito le tre borgate di Giardino, Quartarello e San Gaetano, a monte di Santa Teresa di Riva. Dopo lo stop all’erogazione a causa della significativa riduzione delle riserve idriche sotterranee, con l’abbassamento delle falde e la diminuzione delle portate utilizzabili dei pozzi, il sindaco Danilo Lo Giudice ha firmato un’ordinanza urgente, inviata anche al Genio civile di Messina, dando mandato all’Ufficio tecnico di attivarsi per sopperire alla situazione emergenziale e di provvedere alla realizzazione di un nuovo pozzo trivellato, la migliore soluzione percorribile suggerita dai tecnici, oltre che indispensabile e determinante per il bene della collettività (che altrimenti rimarrebbe senza acqua potabile) e per scongiurare gravissimi inconvenienti di natura igienico-sanitaria. Grazie alla consulenza del geologo Carmelo Nicita, l’area dove effettuare la perforazione è stata individuata all’ingresso della borgata Giardino Inferiore, a pochi metri dalla Strada provinciale 23, su un terreno demaniale in concessione al Comune: qui è stata posizionata la trivella dalla ditta “Carini Trivellazioni” di Acquedolci, contattata dal municipio, che ha iniziato lo scavo fino ad intercettare una falda alla profondità di 110 metri. L’acqua è così emersa in superficie tra la soddisfazione di amministratori e tecnici che attendevano l’esito positivo dell’intervento, in modo da scongiurare il rischio che i rubinetti dei residenti rimanessero ancora a secco. Sul posto è intervenuta un’altra ditta contattata al Comune, la santateresina “Ma.No. Tecnologie e Ambiente”, che si è occupata dell’installazione del motore sommerso e della tubazione di prelievo dell’acqua per condurla in superficie. “Una volta completato, il nuovo pozzo è stato spurgato e collegato alla condotta dell’acquedotto - spiega il sindaco - e tramite la stazione di sollevamento situata nelle adiacenze si è rifornito nuovamente il serbatoio di contrada Barone e tutte le tre borgate. È stata seguita una procedura straordinaria - precisa Lo Giudice - dopo l’immissione in condotta verranno svolte le analisi sull’acqua e poi dovranno essere espletati tutti gli adempimenti previsti dalle normative in materia di prelievo di acqua dal sottosuolo”. Le operazioni sono state completate in nottata e questa mattina l’acqua dovrebbe tornare nelle tubature di Giardino, Quartarello e San Gaetano, dove da domenica scorsa ha fatto la spola un’autobotte che serve le utenze con 9.000 litri di acqua al giorno, dal mattino alla sera. Ieri Lo Giudice ha firmato un’altra ordinanza stabilendo il divieto di utilizzo dell’acqua a Giardino, Quartarello e San Gaetano ai fini potabili, fin quando non verranno svolte le analisi chimiche e batteriologiche che si presume saranno effettuate nel giro di due settimane. E il vecchio pozzo nel torrente Savoca? “Non verrà abbandonato - spiega il primo cittadino - nei mesi prossimi, una volta che si rialzerà il livello della falda, potrebbe tornare utilizzabile e quasi sicuramente l’acqua proveniente da lì e quella in eccedenza dal nuovo pozzo verrà inviata al serbatoio centrale, come avveniva in passato, in modo da incrementare le risorse idriche complessive. la scarsità delle piogge ha determinato questa situazione anomala e per evitare interventi tampone, che non avrebbero portato ad una risoluzione definitiva - conclude il sindaco di santa Teresa di Riva - abbiamo deciso di intervenire alla fonte e fortunatamente siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo”.