Autostrade, casellanti part time sul piede di guerra contro il Cas: proclamato lo sciopero
di Redazione | 06/09/2024 | ATTUALITÀ
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Lo sciopero sarà di quattro ore su A18 e A20
«Assumere altro personale con tale proporzionamento salariale significherebbe aggiungere poveri alla povertà esistente, senza risolvere definitivamente la cronica carenza di organico ma aumentando il disagio sociale». Non accettano più scuse i casellanti part-time del Consorzio per le autostrade siciliane. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, gli agenti tecnici-esattori delle tratte A18 e A20 hanno deciso di indire per il 19 settembre una prima azione di sciopero di quattro ore (dalle 10 alle 14), dopo l’esito negativo della riunione in Prefettura a Messina alla quale hanno partecipato anche il direttore generale del Cas e il responsabile della linea esazione. Oggetto della controversia, seguita dal sindacato Orsa, l'adeguamento orario del personale part-time (105 lavoratori con contratto a tempo indeterminato in regime al 25%) al Regolamento organico del Cas, le assunzioni attraverso scorrimento della graduatoria vigente a incremento dell'organico dei 105 effettivi e il potenziamento dei servizi in esazione pedaggi e monitoraggio di stazione. «Al punto a cui si è giunti - evidenzia la segreteria regionale dell’Orsa - ci vediamo costretti a indire una prima azione di sciopero, a meno che non giunga, in extremis, una convocazione dai vertici del Cas volta al confronto più volte richiesto. La protesta si rende necessaria di fronte alla posizione rigida del Consorzio, che nonostante la conclamata esigenza di personale, attualmente coperta con turni straordinari aggiuntivi, ha dichiarato in Prefettura l'indisponibilità all'aumento dell'orario di lavoro part-time, oggi fissato al 25% (480 ore l'anno), in violazione delle norme imperative del Ccnl di categoria che prevede un minimo contrattuale di 880 ore annue e in concomitante violazione del regolamento organico del Cas, che dispone anche per il personale part-time un minimo di 88 ore lavorative mensili per 12 mesi». Per l’Orsa la posizione del Cas relega i lavoratori siciliani ai margini delle realtà lavorative in ambito nazionale, visto che oltre lo Stretto i lavoratori part-time del settore viabilità sono garantiti da articoli contrattuali che impediscono rapporti di lavoro con salari assimilabili all'assegno di povertà, come nel caso delle autostrade siciliane: nelle attuali condizioni, infatti, il sindacato evidenzia che un dipendente del Consorzio, con contratto part-time al 25%, percepisce un salario medio annuo che corrisponde a circa 10mila euro, poco più dell'assegno che lo Stato riconosce alle famiglie indigenti. Per questo i casellanti dell'Orsa rivendicano l'adeguamento dell'attuale orario part-time ai dettami del Ccnl di categoria e la possibile assunzione del personale in graduatoria con un contratto dignitoso, rispondente alle condizioni minime previste ai livelli nazionali. «Ai lavoratori siciliani del Cas deve essere riconosciuta pari dignità salariale - conclude il direttivo regionale Orsa - con i colleghi che svolgono le stesse mansioni nelle autostrade del continente».