"Avere il metano a casa? Mi costerebbe 7mila euro": la denuncia di un cittadino
di Andrea Rifatto | 11/04/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/04/2019 | ATTUALITÀ
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Cassette per la posa dei contatori del gas
“Avere il metano in casa? Mi costerebbe 7mila euro”. È quanto ha scoperto un cittadino di Sant’Alessio Siculo, il dottor Vincenzo Picciolo, responsabile del servizio Sues-118 dell’Asp di Messina, quando ha provato ad avere informazioni su come allacciare la propria abitazione alla rete metanifera, completata nei mesi scorsi in 12 comuni jonici e inaugurata a Fiumedinisi il 26 gennaio. Un’opera che ha visto un investimento complessivo di 120 milioni di euro, di cui 54 milioni provenienti dalla Regione dai fondi del Po-Fesr Sicilia 2007/2013, Linea d’intervento 2.1.3.1 - Obiettivo Operativo 2.1.3, ottenuti dai comuni nel 2014 rispetto ai 74,7 richiesti. L’utente si è rivolto alla Fin Consorzio, società che ha realizzato i lavori in cambio della concessione ventennale del servizio di distribuzione del gas e di un indennizzo di 65 milioni al termine, per chiedere informazioni sull’allacciamento, vedendosi recapitato un preventivo da ben 7mila 027 euro. La condotta del gas, infatti, non è stata posata dinanzi alla sua abitazione di via Salice con la tubazione pronta per essere collegata con il contatore, ma è stata interrata dal lato opposto della strada. Dunque per poter servire la sua utenza, Fin Consorzio ha calcolato una spesa di poco più di 7mila euro per scavo e ripristino della sede stradale e posa del tubo, per una lunghezza di 30 metri, in quanto rientrano tra gli adempimenti previsti nel contratto di servizio il costo della diramazione stradale fino a 8 metri, l’allacciamento dell’utenza fino a 6 metri e l’installazione del contatore. “È paradossale come un’opera realizzata per ridurre il gap energetico con il resto del Paese non copra tutte le zone – evidenzia Picciolo – negli anni scorsi da consigliere comunale mi sono impegnato riuscendo a far estendere la rete metanifera alle frazioni di Sant’Alessio e adesso non capisco in base a quale principio il progetto abbia previsto di posizionare la condotta sul lato di una strada piuttosto che sull’altro”. Dunque, stando ai criteri e alle regole dell’impresa, si prospettano diversi casi analoghi a quello capitato al dottor Picciolo nei 12 comuni interessati dal servizio, dove da due mesi sono iniziati gli allacci.