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La magia del barocco catanese
di Francesco Gaberscek | 29/06/2013 | ATTUALITÀ
di Francesco Gaberscek | 29/06/2013 | ATTUALITÀ
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Catania ed il suo bellissimo centro storico in stile barocco, patrimonio dell'umanità, ufficialmente riconosciuto dall'Unesco, ma soprattutto della terra di Sicilia. Fra piazza Duomo, via Etnea e via dei Crociferi, Catania regala scorci mozzafiato. La mastodontica cattedrale dedicata a Sant'Agata, patrona della città, e la piazza antistante sulla quale si affacciano, oltre al caratteristico "Liotru", cioè l'elefante simbolo di Catania, anche porta Uzeda con annesso museo Diocesano e palazzo degli Elefanti, sede del comune. Via Etnea è il salotto buono della città ed è proprio su di essa che si affacciano alcune delle chiese più famose di Catania. Fra tutte quella della Collegiata in cui ha sede il Circolo Cittadino Sant'Agata, istituzione laica e religiosa voluta, secoli addietro, dal Beato Cardinale Dusmet. Ed infine via dei Crociferi nella quale è possibile ammirare il monastero delle clarisse di San Benedetto ed altre piccole chiese e cappelle, tutte in stile barocco, che contribuiscono ad impreziosire quello che può essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio museo a cielo aperto dell'arte barocca. E Catania, piena di contrasti ma anche di bellezze uniche, riesce ad ammaliare quanti la visitano. Per visualizzare il mio reportage fotografico nel centro storico del capoluogo etneo clicca qui e poi vai nella sezione Media Gallery. Buona visione!
Una città moderna, quella etnea che, però, non dimentica le sue origini e le sue tradizioni. Fra quelle più radicate certamente la festa di Sant'Agata. Una forte devozione quella dei catanesi per la loro "Santuzza" che porta il capoluogo etneo a dedicare alla propria patrona, il 3, 4, 5 e 6 febbraio di ogni anno, solenni festeggiamenti nei quali la fede ed il folclore si fondono in un perfetto miscuglio e in cui le emozioni sono le protagoniste. Per ben due giorni, infatti, il busto e lo scrigno contenente le sacre reliquie della martire Agata vengono portate in processione per le vie di Catania seguite da migliaia di devoti con indosso l'abito penitenziale bianco, il cosidetto "sacco", i quali invocano la Santa facendo anche agitare ritmicamente dei candidi fazzoletti.