Biblioteche, dal Governo fondi a cinque comuni e un'associazione della zona jonica
di Andrea Rifatto | 19/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/09/2020 | ATTUALITÀ
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Cinque comuni e un’associazione del comprensorio jonico hanno ottenuto contributi per un totale di quasi 32mila euro dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo per l’acquisto di libri e l’incremento del patrimonio delle proprie biblioteche, grazie ai fondi previsti dal decreto del 4 giugno scorso che ha ripartito 30 milioni di euro del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, istituito dopo l’emergenza Covid, per il sostegno dell'editoria libraria. Dopo l’invio delle istanze, la Direzione generale biblioteche e diritto d’autore ha individuato i beneficiari delle risorse e il numero di biblioteche ammesse, 4.786 in tutta Italia di cui 32 in provincia di Messina. Tra queste sono state finanziate sei richieste provenienti dalla zona jonica, finalizzate ad aumentare la disponibilità delle biblioteche pubbliche, presentate dai Comuni di Taormina (10mila euro), Roccalumera (5mila), Letojanni "Bianca Garufi" (5mila), Gallodoro (5mila), Pagliara (5mila) e da Archeoclub Area Jonica, unica nel suo genere in tutta Italia ad aver ricevuto un contributo, che ha ottenuto dal MiBact 2mila 143 euro per la propria biblioteca allestita nella sede dell’associazione a Sant’Alessio (grazie alla collaborazione del socio Salvatore Mosca che ha divulgato questa possibilità curando la pratica), che verrà ampliata con l’acquisto di testi specialistici meno noti ma utili per attività di studio e ricerca nell'ambito dei beni culturali. Un’opportunità, dunque, per arricchire ulteriormente le sezioni delle biblioteche destinate ad adulti e ragazzi e soddisfare le esigenze degli utenti, educandoli alla lettura. Fra le prime cento domande presentate risultano quattro biblioteche siciliane: la prima in assoluto dell’elenco è la Biblioteca “Luigi Capuana” di Ispica, poi al numero 39 la Biblioteca di Studi Medioevali di Palermo a cui segue quella intitolata a “Giorgio La Pira”, con sede sempre nel capoluogo siciliano al numero 93; infine, la biblioteca comunale di Gallodoro al 96° posto. Quest’ultima, istituita nel 1981, vanta un patrimonio librario di 6585 volumi, allocati nelle sale del nobiliare palazzo Mangano (di proprietà comunale); a fronte di un buon patrimonio librario – formato e incrementato nel corso del tempo grazie assidua attività svolta con tenacia e passione dall’impiegata Lidia Longo (oggi in pensione) – e di tempo libero, occorre però registrare una graduale minor affluenza di cittadini del piccolo borgo del gonfalone antonelliano in biblioteca, resi indifferenti e distratti principalmente dai nuovi mezzi di comunicazione, dato di fatto purtroppo in linea con i parametri statistici nazionali. Il decreto prevedeva l’assegnazione di fondi per l’acquisto di libri fino a un massimo di 1.500 euro per le biblioteche con un patrimonio fino a 5.000 volumi, 3.500 euro oltre 5.000 e fino a 20.000 volumi e 7.000 euro per le biblioteche con oltre 20.000 testi. Secondo i dati forniti dal Mibact le richieste di contributo hanno sfiorato quota 5.000, le domande acquisite per via telematica sono state perciò inferiori a quelle previste, tant’è che i fondi ripartiti sono stati più elevati rispetto alle cifre relative alle varie fasce della tabella di assegnazione. Le risorse devono essere utilizzate per almeno il 70% per l’acquisto di libri in almeno tre diverse librerie presenti sul territorio e devono essere spese entro 30 giorni dall’accredito e comunque non oltre il 30 settembre. Il Ministero dall’1 ottobre metterà a disposizione un’area digitale nella quale tutti i beneficiari dovranno caricare in formato elettronico la documentazione dimostrativa dell’utilizzo del contributo.