Giovedì 21 Novembre 2024
Dirigente, docenti, studenti e personale delle quattro sedi protagonisti di un progetto


"Break the Chain", flash mob del Caminiti-Trimarchi contro la violenza sulle donne - VIDEO

di Redazione | 25/11/2021 | ATTUALITÀ

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Il flash mob degli studenti

Anche questanno, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne che ricorre oggi, l’Istituto di istruzione superiore “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva ha voluto testimoniare la propria posizione di rifiuto e di condanna con l’organizzazione di un flash mob, che rientra nell’ambito delle attività relative all’insegnamento dell’Educazione civica. Il flash mob, dal titolo “Break the Chain” (spezza le catene), è presentato questa mattina nel corso di una manifestazione promossa in collaborazione con l’associazione-centro antiviolenza “Al tuo fianco”, alla presenza della dirigente scolastica Manuela Raneri, del sindaco Danilo Lo Giudice, degli assessori Annalisa Miano e  Gianmarco Lombardo, del vicequestore Fabio Ettaro dirigente del Commissariato di Polizia di Taormina, del comandante della Stazione Carabinieri luogotenente Maurizio La Monica, della consigliera di parità della Città metropolitana Mariella Crisafulli e della presidente di “Al tuo fianco”  Cettina La Torre. 

Il video è animato dalla dirigente del “Caminiti-Trimarchi”, dagli studenti, dai docenti e dal personale Ata delle quattro sedi dell’Istituto (Santa Teresa, Giardini Naxos, Letojanni e Francavilla), con la regia di Fabrizio Sergi e le riprese di Francesco Rungo, e costituisce una risposta corale, partecipata e condivisa a un fenomeno dilagante, che interessa un sempre maggior numero di donne. Coordinato dalle docenti referenti, Alessia Di Bella ed Emilia Scarcella, il progetto ha portato fuori dalle aule scolastiche un tema di grande attualità, con l’obiettivo di sedimentare nei giovani la percezione del danno psicologico, esistenziale, fisico che certe relazioni fondate sulla prevaricazione, a tutti i livelli, possono creare in chi, suo malgrado, le subisce. Tuto ciò nella consapevolezza della possibilità che la scuola oggi ha di incidere efficacemente sul clima di violenza che molte famiglie vivono, attraverso l’educazione alle relazioni inclusive e non violente tra i generi, attraverso la sensibilizzazione al riconoscimento delle varie forme di manifestazione della violenza, nonché attraverso l’orientamento all’individuazione delle istituzioni preposte alla prevenzione e alla tutela da ogni forma di sopruso.


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