Articoli correlati
S. Teresa. Mancati introiti per oltre 3 milioni di euro
di Gianluca Santisi | 16/07/2013 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 16/07/2013 | ATTUALITÀ
3914 Lettori unici | Commenti 10
Il municipio di S. Teresa (foto Andrea Rifatto)
S. TERESA. Supera i 350mila euro annui il mancato gettito d’imposta Ici/Imu sulle aree edificabili del territorio comunale. Un calcolo che rapportato agli anni di imposta non ancora prescritti, ossia dal 2007 al 2012, produce mancati introiti per le casse comunali pari a 3.293.953 euro, considerando anche sanzioni ed interessi. E’ il clamoroso esito di un’indagine commissionata dall’Amministrazione all’arch. Gianfranco Giunta, nell’ambito dello studio di pre-fattibilità finalizzato a conseguire maggiori entrare e risparmi per il Comune nel periodo 2013-2015. In particolare, desta scalpore la stima di recupero del gettito sulle aree edificabili. I numeri sono impietosi: a fronte di 1.456 particelle catastali censite, ricadenti in aree edificabili, solo il 68% di esse risulta avere una dichiarazione, nella stragrande maggioranza infedele in quanto produce un versamento medio effettivo di 56,34 euro contro il gettito medio atteso a particella di 281,37 euro. In sostanza, i santateresini pagano circa 1/6 rispetto al dovuto. Se si entra nel dettaglio, i dati sono ancora più incredibili: il 32% dei proprietari di terreni edificabili non paga nulla, il 30% dichiara i terreni edificabili ma non usa il prezzo medio di comune mercato adottato dalla Giunta nel 2008, e il 38% dichiara i terreni agricoli. Conti alla mano, in base alla relazione dell’architetto Giunta, il Comune perde 357.880 euro annui. A fronte di un potenziale gettito d’imposta Ici/Imu su aree edificabili pari a 409.674 euro vi è un’entrata effettiva di 51.794 euro in media per anno di imposta. Rapportato agli anni non ancora prescritti, includendo sanzioni e interessi maturati, il mancato gettito si attesta a 3.293.953 euro. “Una corretta politica di informazione e sensibilizzazione rivolta ai contribuenti di S. Teresa di Riva – si legge nella relazione -, se svolta negli scorsi anni, avrebbe potuto evitare anche le pesanti sanzioni ed interessi sull’imposta non versata e/o non dichiarata annualmente”.
Ma come si è arrivati alla scoperta di un buco talmente grande? Semplice: attraverso uno studio derivato dalla sovrapposizione tra cartografie catastali digitali, scaricate dal Portale per il Comune il 10 giugno scorso, ed il Piano di Fabbricazione comunale vigente risalente al 1979. Moltiplicando i valori in comune commercio espressi in mq. determinati dal Comune, con deliberazione di Giunta del 15 maggio 2008, per singola zona omogenea edificabile di Piano di Fabbricazione, nonché superficie catastale di identificativo catastale ad essa ricadente ed aliquota al 7x1000 (aliquota vigente ai fini imposta Ici), si è pervenuti ad ottenere il presunto gettito totale annuo derivato da ciascuna particella catastale edificabile, ai fini Ici/Imu, su tutto il territorio comunale.
Ovvio che il Comune non potrà permettere che il prossimo 31 dicembre vada in prescrizione un altro anno ed avvierà subito le procedure per l’accertamento e il recupero delle imposte. Fino al 2006, invece, ormai non c’è più nulla da fare e bisognerà fare chiarezza sul perché non sono stati effettuati controlli, verifiche ed accertamenti.