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Campo da calcio S. Teresa di Riva, addio al finanziamento
di Andrea Rifatto | 02/09/2015 | ATTUALITÀ
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Il manto erboso rimane per adesso solo un sogno
La revoca dei fondi Pac sancita da parte del governo Renzi, che ha decretato il disimpegno di tutti i progetti che non avevano un impegno giuridicamente vincolante al 31 ottobre 2014, seguita dall’azzeramento del capitolo di spesa operato dal governo regionale in seguito a una delibera dello scorso 20 luglio, manda in fumo i circa 50 milioni di euro che erano stati destinati a nuove opere e manutenzione straordinaria degli impianti sportivi in Sicilia. A farne le spese sono 168 interventi che erano stati inseriti nella graduatoria di merito stilata lo scorso anno dall’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, che avrebbero dovuto ottenere i fondi stanziati nell’ambito della Linea di intervento 3.3.2.1 del Po-Fesr Sicilia 2007-2013. Un anno fa la Regione aveva deciso finanziare i primi 40 progetti in graduatoria, contando sui circa 50 milioni di euro garantiti dal Piano di Azione e coesione (Pac). Ma i gravi ritardi sull’esecutività degli interventi hanno reso tecnicamente inutilizzabili quelle risorse, che dunque sono sfumate. Tra i comuni che si erano piazzati in posizione utile anche S. Teresa di Riva, che aveva presentato il progetto per la riqualificazione dei campi comunali da calcio e tennis, per un importo di 1mln 335mila euro (36esimo posto con 62 punti). Finanziamento a cui il comune jonico, in mancanza di un intervento dell’amministrazione regionale per recuperare fondi da altri progetti, dice addio. L’assessorato guidato da Cleo Li Calzi sta tentando adesso di avviare un tavolo nazionale per reperire le risorse utili a finanziare il parco progetti degli impianti sportivi siciliani: “Oltre a un altro bando aperto per l’accesso ai mutui, a tasso zero per i Comuni, dell’Istituto per il Credito sportivo, c’è un lavoro in sinergia con il Coni, e col presidente D’Antoni in particolare, per reperire nuove risorse per finanziare anche i progetti rimasti fuori dal Pac. L’idea – spiega Li Calzi – è quella di concordare col governo Renzi una canale privilegiato per l’impiantistica sportiva, sul modello degli interventi prioritari per l’edilizia scolastica e il dissesto idrogeologico. Siamo al lavoro per reperire risorse che sostengano questo importante settore dell'economia siciliana – aggiunge l’esponente del governo Crocetta – con un ruolo significativo anche in termini di inclusione sociale e vivibilità delle città”. Al momento sui 168 interventi individuati dalla graduatoria dei progetti presentati dai Comuni potrebbero vedere la luce solo quelli riferiti all’ampliamento della piscina comunale di Paternò e al completamento del velodromo di Noto, salvatisi dal taglio perché presentati in tempi solleciti e legati a impegni di spesa giuridicamente vincolanti prima che i finanziamenti venissero ritirati. Nella riviera jonica messinese erano stati inseriti in graduatoria, oltre il 40esimo posto, diversi progetti di riqualificazione di impianti sportivi comunali: Alì Terme (Completamento campo da calcio, 1mln 200mila euro), Castelmola (Completamento campo da calcio comunale, 1mln 370mila euro), Roccalumera (Adeguamento del centro sportivo polivalente, 950mila euro), Pagliara (Ristrutturazione, completamento e adeguamento campo da calcio comunale, 1.397.496,63 euro), Letojanni (Manutenzione ordinaria e manto in erba sintetica campo sportivo “M. Lo Turco”, 1.440.952 euro), Giardini Naxos (Ampliamento campo da calcio, 1mln 335mila euro), Letojanni (Completamento e trasformazione da piscina a palazzetto polivalente dello sport, 980.098, 27 euro), Sant’Alessio Siculo (Riqualificazione impianto sportivo comunale, 600mila euro), Antillo (Lavori di ristrutturazione e completamento campo sportivo in località “Ferraro”, 1.491.104 euro), Mongiuffi Melia (Lavori di completamento campo da calcio, 1mln di euro). Le probabilità che possano essere finanziati a breve sono pari a zero: se il governo regionale riuscirà a “ripescare” i 50 milioni che erano stati garantiti dal Pac potrebbe vedere la luce solo il progetto di riqualificazione della struttura sportiva di S. Teresa, immutata da 40 anni.