Articoli correlati
Cardiochirurgia pediatrica, il M5S chiarisce: “Taormina non va abolita"
03/03/2016 | ATTUALITÀ
03/03/2016 | ATTUALITÀ
2910 Lettori unici | Commenti 1
Giorgio Ciaccio e Giulia Di Vita (M5S)
“Nessuna volontà di sguarnire Taormina, anzi ci fa piacere che la nostra nota abbia acceso i riflettori sulla carenza della cardiologia pediatrica, problema cui vanno date risposte sia per la Sicilia orientale che per quella occidentale, per combattere i cosiddetti viaggi della speranza fuori dall'Isola”. I deputati del Movimento Cinque Stelle Giorgio Ciaccio (Ars) e Giulia Di Vita (Camera) chiariscono il senso della loro proposta, che ha scatenato numerose reazioni nel mondo politico e tra i cittadini che hanno reagito duramente a qualsiasi ipotesi di chiusura del reparto di cardiologia pediatrica all’ospedale “San Vincenzo” della città del Centauro. I due esponenti spiegano che l'Ismett di Palermo viene ritenuta la destinazione finale temporanea della cardiochirurgia pediatrica, soluzione che non sbarra la strada al centro del Messinese. “Conosciamo i problemi e le numerose criticità sul tappeto di questa complessa questione – dicono i deputati – però, da opposizione chiediamo una soluzione a breve che dia risposte alle famiglie, evitando che vadano addirittura a Roma per ricevere l'assistenza completa, come già avviene. Per questo chiediamo che venga attivata la sede di Palermo, in via temporanea, in attesa dell'Ismep, come previsto dalla Regione, e che, al contempo, venga potenziata la sede di Taormina, anche in virtù delle peculiarità geografiche della Sicilia. Se ciò non dovesse accadere i siciliani sappiano che le responsabilità saranno da addebitare alle politiche sanitarie nazionali e regionali”. Sulla vicenda è intervenuta ieri anche il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, rispondendo a un'interrogazione dei deputati Cinquestelle alla Camera: "Un solo centro in Sicilia, ma la scelta del luogo spetta alla Regione. Il mio ministero - ha detto il ministro - non ha ancora potuto esaminare il provvedimento definitivo di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana, così come previsto della legge, in quanto la Regione non ha ancora ottemperato alla trasmissione. Solo dopo aver ricevuto questo documento, il tavolo per il monitoraggio e l'attuazione del provvedimento sugli standard ospedalieri provvederà a verificare il soddisfacimento del fabbisogno assistenziale della regione, le cui strutture dovranno erogare prestazioni con elevati standard qualitativi e di sicurezza per i pazienti. Fermo restando il rispetto degli standard previsti in materia di bacini di utenza, ovvero una unità di cardiochirurgia pediatrica ogni 4-6 milioni di abitanti - ha aggiunto - e avendo la Sicilia una popolazione di circa 5 milioni di cittadini, dovrebbe dunque presentare una sola unità operativa complessa, su cui vigilerà il mio dicastero, spetta esclusivamente alla Regione Siciliana assicurare l'effettiva operatività del servizio di cardiochirurgia pediatrica, presso la struttura che secondo le valutazioni della stessa Regione sia meglio in grado di assicurare la massima assistenza dei pazienti". Martedì 8 marzo dibattito a Taormina con l’assessore regionale
La questione verrà affrontata martedì 8 marzo a Taormina nel corso di un incontro–dibattito programmato alle 16.30 nell’aula consiliare di Palazzo dei Giurati, in modo da poter esprimere una valutazione chiara ed obiettiva ma soprattutto definire di un percorso condiviso tra politica e società civile in merito alla ipotesi di spostamento della cardiochirurgia pediatrica da Taormina a Palermo. All’incontro pubblico, promosso dall’Amministrazione comunale, parteciperanno l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, l’on. Beppe Picciolo, componente della Commissione Sanità all’Ars, il rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra, il direttore generale dell’Asp 5, Gaetano Sirna e le autorità politiche del comprensorio. “Sarà un’ importante occasione di confronto che potrà consentirci anche di accendere i riflettori , alla presenza dei vertici dell’Asp, sull’altra eccellenza dell’Ospedale taorminese, il trattamento oncologico dalla diagnosi alla terapia – ha dichiarato il vicesindaco di Taormina, Mario D’Agostino – ed evidenziare in tale percorso le sinergie e le proiezioni future del presidio al fine di esaltarne le potenzialità e scongiurarne una qualunque forma di depotenziamento”.