Giovedì 21 Novembre 2024
Nominato dalla Regione dopo la diffida e l’invio di un ispettore


Casalvecchio. Comune inadempiente, arriva il commissario per il Prg

di Andrea Rifatto | 26/03/2016 | ATTUALITÀ

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Il funzionario rimarrà in carica per almeno tre mesi

Sarà un commissario ad acta nominato dalla Regione ad avviare l’iter per la revisione del Piano regolatore generale di Casalvecchio Siculo. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Saetti non ha infatti risposto ai solleciti inviati dal Dipartimento regionale dell’Urbanistica già a partire dallo scorso settembre, attivandosi per adottare i necessari provvedimenti volti ad aggiornare lo strumento di pianificazione urbanistica. Ciò ha portato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, a nominare come commissario l’architetto Massimo Aleo, funzionario dell’assessorato, con il compito di provvedere, previa verifica degli atti e in sostituzione del sindaco, alla definizione di tutti gli adempimenti necessari alla trasmissione degli atti al Consiglio comunale per l’adozione del Piano regolatore e del Regolamento edilizio. Il primo cittadino casalvetino era stato diffidato il 23 settembre 2015 ad adottare i provvedimenti di propria competenza finalizzati alla redazione e trasmissione del Prg al Civico consesso; non avendo ricevuto risposte, la Regione aveva successivamente disposto un intervento ispettivo e il 3 febbraio il funzionario incaricato aveva comunicato al Dipartimento Urbanistica che dalla relazione redatta dal responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Casalvecchio emergesse come non fosse stato posto in essere nessun atto riguardante la procedura per la revisione del Piano regolatore. In assenza di validi elementi che possano condurre al differimento dei termini dell’intervento e non essendo venuti meno i motivi che hanno portato alla diffida, la Regione ha quindi deciso di provvedere sostituendosi all’Amministrazione inadempiente. L’intervento dell’arch. Aleo è esteso anche nei confronti del Consiglio comunale, nel caso in cui non assuma decisioni entro il termine di 45 giorni dalla trasmissione della proposta di deliberazione da parte del commissario ad acta o nel caso di dichiarata incompatibilità della maggioranza dei consiglieri. L’intervento sostitutivo avrà la durata di tre mesi, prorogabili fino a dodici, dalla data di notifica del decreto al Comune. Le spese dell'intervento commissariale saranno poste a carico del bilancio comunale.


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