Castelmola, grido d'allarme del sindaco Russo: "Strade bloccate e famiglie isolate"
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Una frana che blocca una strada
La già compromessa situazione causata dal nubifragio del 17 gennaio si è ulteriormente aggravata dopo il maltempo di domenica scorsa. A Castelmola si fa la conta dei danni che hanno interessato gran parte del territorio, in particolare la viabilità con strade dissestate da molteplici smottamenti e abbassamenti delle carreggiate, frane che le ostruiscono e porzioni crollate sotto l’azione divoratrice dei torrenti. «Alcune strade non sono più transitabili - il grido d’allarme del sindaco Orlando Russo - cinque famiglie sono rimaste isolate e altre due non possono raggiungere le proprie abitazioni. Alcuni nuclei sono andati a vivere altrove, da parenti o all’interno delle attività commerciali, perchè temono l’isolamento totale. Servono interventi immediati». La furia impetuosa del torrente Santa Venera ha distrutto la sede stradale in località Dammari Mareprovvido, isolando da questo versante gli agglomerati abitativi di Trupiano, Mastrissa e Grimaudo; un tratto di acquedotto, da Monte Venere a Mastrissa, ha subito danni, l’auditorium in piazza Sant’Antonino e la sede della Polizia locale si sono allagati con danni a impianti, controsoffitti e mobili, con potenziale pericolo per i vigili urbani. Inoltre sulla Strada provinciale 10 che collega con Taormina la rete paramassi si è lacerata e una massa terrosa è in procinto di cadere sulla carreggiata strada con grave rischio per chi transita». Orlando ha chiesto l’intervento della Città metropolitana per le arterie di competenza, mentre il Comune ha incaricato alcune ditte in somma urgenza per liberare dai detriti le strade delle numerose contrade. La prima stima dei danni ammonta a 1 milione 500mila euro, somma necessaria per rendere percorribili alcune delle strade carrabili comunali notevolmente dissestate, fondi che il Comune non ha a disposizione e per i quali conta sull’aiuto di Regione e Stato.