Castelmola, il sindaco requisisce un pozzo e un serbatoio per evitare la crisi idrica
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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La struttura individuata dal Comune
Servono nuove fonti di approvvigionamento idrico a Castelmola per non rischiare l’emergenza. Dalle ultime verifiche è emerso che almeno tre sorgenti, Feudo San Giorgio, Acquafredda e Caporrua, si sono quasi del tutto prosciugate e dunque non bisogna perdere tempo per garantire l’erogazione dell’acqua alla popolazione. Il sindaco Orlando Russo, seguendo le indicazioni della Regione e della Protezione civile in tema di ricognizione e utilizzo di pozzi e sorgenti e individuazione di nuove risorse idriche al fine di immettere nuova acqua nelle reti idropotabili, ha deciso di requisire un pozzo e un serbatoio situati in contrada Mastrissa fino al perdurare dello stato di emergenza. Si tratta di una struttura realizzata dalla società “Turistica Petraro Spa” e abbandonata da oltre 30 anni, che potrebbe rivelarsi preziosa per rifornire la popolazione che vive nel territorio delle contrade Mastrissa e Trupiano, che ormai rappresenta oltre il 50% dei residenti di Castelmola. Il primo cittadino ha ordinato la requisizione con un’ordinanza urgente in base ai poteri di autorità di protezione civile, attuando una misura urgenti allo scopo di scongiurare l’interruzione del servizio idrico e in vista di una possibile riduzione della disponibilità di risorsa idrica connessa con le esigenze idriche destinate ad altre primarie finalità. Il Comune dovrà adesso verificare lo stato del pozzo e del serbatoio, dove sono necessari interventi di manutenzione, per stabilire la quantità di acqua estraibile e l’eventuale portata da immettere nell’acquedotto comunale, oltre alla sua potabilità, così da stabilire se attivarlo per fornire l’acqua alle popolazione frazioni del borgo e garantire un’erogazione costante senza il timore di crisi dovute alla riduzione delle fonti di approvvigionamento.
