Ccpm di Taormina, la Regione continua a non rispondere: ultimatum del sindaco al governo
di Andrea Rifatto | 11/10/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/10/2023 | ATTUALITÀ
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Il comitato dei genitori lotta quotidianamente
Se alle parole non seguono i fatti, non valgono niente. E nonostante si avvicini il momento della verità, l’assoluta mancanza di risposte continua ad essere la regola. Non c’è ancora nessuna certezza sul mantenimento del reparto di Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale di Taormina. La proroga della convenzione tra la Regione siciliana e il Bambin Gesù di Roma scadrà il 31 gennaio, salvo nuove proroghe, ma non si hanno notizie della volontà del governo Schifani di chiedere al Ministero della Salute un’eventuale deroga al decreto Balduzzi, affinché possano esserci due Cardiochirurgie in Sicilia. Da Palermo silenzio assoluto e con il passare delle settimane cresce il timore che il Ccpm taorminese possa chiudere battenti, per mantenere in vita solo quello di Palermo. “Abbiamo ereditato il nostro ospedale in una situazione di sudditanza e soprattutto bersaglio di lobby - commenta il sindaco Cateno De Luca - che in questo momento hanno preso di mira il Centro di Cardiochirurgia pediatrica. Posso assicurare che su questo fronte è stato avviato un lavoro certosino di interlocuzioni istituzionali che hanno un termine prestabilito che mi sono dato con i miei interlocutori, ossia il mese di ottobre. Dopo passeremo ad altro - annuncia il primo cittadino - abbiamo dimostrato di non aver paura di farlo, mi auguro che anche in questa vertenza, come le altre dove siamo stati vittoriosi, ci possa essere la salvaguardia di un servizio prezioso che viene riconosciuto da tutti come un’eccellenza nazionale e faremo di tutto affinché questa esperienza prosegua”. De Luca nei mesi scorsi ha avviato dei contatti con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al quale ha chiesto un tavolo tecnico sul futuro della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, per valutare le possibili soluzioni finalizzate a sostenere il reparto e garantirne la continuità e l’eccellenza nella cura dei piccoli pazienti, valutando anche un accordo con la Regione Calabria per ampliare il bacino demografico e consentire di superare il limite dei 5 milioni di abitanti che permette di mantenere due reparti nell’Isola. All’Ars il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Antonio De Luca, ha chiesto nuovamente all’assessora alla Salute, Giovanna Volo, se ci fossero novità sul mantenimento del presidio in Sicilia: “Nelle sue interlocuzioni con il presidente Schifani o con il ministro Schillaci avete fatto cenno al mantenimento dalla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina? - ha domandato il deputato - Ci sono aggiornamenti? Vi siete sentiti con il ministero? Ha affrontato il discorso col presidente Schifani? Intende farlo?”. Quesiti ai quali l’assessora Volo non ha risposto. De Luca aveva fatto presente di non aver trovato agli atti alcuna forma una richiesta esplicita in cui la Regione domanda al ministro Schillaci e al Ministero se ci sia la possibilità di avere il secondo Centro di Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia e non è ancora chiaro se la documentazione sia stata trasmessa. Intanto la battaglia del comitato dei genitori dei piccoli pazienti del Ccpm di Taormina prosegue ogni giorno e la petizione lanciata su change.org per evitare la chiusura del reparto ha superato le 65.000 firme.