Ccpm, i genitori a Palermo chiedono certezze immediate: la Regione prende tempo
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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I genitori di fronte la sede della Regione
Certezze sul futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, che al momento continua ad operare con l’ennesima proroga della convenzione con il “Bambin Gesù” di Roma, in scadenza il 31 luglio prossimo. Le ha chieste a gran voce il Comitato Genitori dei piccoli pazienti della struttura d’eccellenza taorminese, con una manifestazione organizzata a Palermo davanti alla Presidenza della Regione, per stimolare il governatore Renato Schifani a dare risposte sul destino del Ccpm. Mamme e papà preoccupati per la salute dei loro figli, pazienti provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria che hanno nella struttura di Taormina un riferimento importante non solo al momento della nascita ma anche negli anni successivi. Le famiglie hanno ricordato ieri come nella proroga della convenzione il Ministero della Salute abbia individuato come unica scelta alternativa a Taormina quella di Catania, all’interno del Polo cardiologico del Policlinico, ma famiglie auspicano ovviamente che il Centro resti a Taormina e che i tanti milioni pubblici spesi in questi anni non vadano vanificati: nell’ipotesi di legare il Ccpm ad un ospedale Lea 2 (ma il Papardo di Messina non lo è) ribadiscono di tenere conto di quanto scritto dal Ministero e dal Bambino Gesù. «Sappiamo che il presidente è molto sensibile alla problematica - hanno ribadito ieri i genitori - adesso bisogna dare concretezza e stabilità a quella che riteniamo la nostra casa. Il presidente già quale sia la scelta giusta, basta farla per realizzare un sogno». Una delegazione del Comitato ha incontrato il capo di gabinetto della Regione, Salvatore Sammartano e il dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, ai quali hanno posto tante domande: «Ci è stata ribadita la volontà di mantenere la Cardiochirurgia pediatrica a Taormina - hanno detto all’uscita le famiglie che hanno incontrato i funzionari - e l’eventuale spostamento non avverrebbe a breve, anche perchè il reparto non è stato ancora inserito nella rete ospedaliera e sicuramente rientrerà in quella dell’Asp di Messina e solo allora si deciderà. Nessun cenno è stato fatto al Policlinico di Catania o al Papardo, ma è stata ribadito l’interesse a mantenere la convenzione con il Bambin Gesù, con il quale l’interlocuzione è costante. L’intenzione della Regione non è chiedere la deroga - hanno spiegato i genitori - ma inserire il Ccpm in pianta stabile nel Servizio sanitario regionale, ma passerà tempo e chiederanno altre deroghe nell’attesa di pianificare la rete ospedaliera». Alla manifestazione ha preso anche l’on. Antonio De Luca, capogruppo M5S all’Ars che da anni segue da vicino questa vicenda: «Le famiglie chiedono semplicemente chiarezza al presidente Schifani, non altro - evidenzia il deputato messinese - le condizioni per far rimanere in Sicilia questo centro d’eccellenza, che ha salvato la vita a centinaia di bambini, ci sono e dobbiamo solo attuarle e concretizzarle al più presto. Inoltre, il reparto aperto a Palermo, realizzato in convenzione con il Gruppo San Donato, non è in condizione di sopperire alle richieste, senza dimenticare le criticità in termini di accessibilità degli utenti provenienti dalla Sicilia orientale, con un evidente sbilanciamento a livello territoriale”.