Chiese Aperte, torna a vivere San Teodoro a Casalvecchio. A Limina "svelato" Cavarra
20/05/2023 | ATTUALITÀ
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La visita alla chiesa di San Teodoro
Anche quest’anno Archeoclub Area Jonica Messina ha partecipato a “Chiese Aperte”, l’evento giunto alla XXIX edizione organizzato in collaborazione tra Archeoclub d’Italia e Conferenza Episcopale Italiana con lo scopo di far “vivere” un per un giorno edifici sacri italiani, in genere non aperti al pubblico. Per l’edizione 2023, nel comprensorio jonico è stata scelta la chiesa di San Teodoro di Casalvecchio Siculo, un edificio che è stato abbandonato per decenni e che ora si sta recuperando grazie ad un’azione sinergica tra vari enti, coordinata dal Comune. Il restauro della chiesa è quasi completato, come illustrato durante la visita dalla direttrice dei lavori, l’architetto Ketty Tamà, che ha anche evidenziato l’importanza storica e le caratteristiche architettoniche e culturali dell’edificio. Subito dopo, la mattinata è stata seguita da una “passeggiata” attraverso i vicoli e gli edifici sacri di Casalvecchio (San Nicolò, Sant’Onofrio, Santissima Annunziata) guidata dal socio Archeoclub Franco Nicita. Presenti all’evento anche il vicesindaco di Casalvecchio, Nino Santoro, il consigliere Santino Saglimbene ed il presidente dell’Osservatorio ai Beni Culturali, Ninuccia Foti, nonché una rappresentante della sede “Agrigento e Luoghi di Empedocle” di Archeoclub, Beatrice Gucciardo. A Limina Archeoclub ha invece dato l’input ad un progetto “Passeggiando con Cavarra”, che sarà implementato nelle prossime settimane, cioè la realizzazione di un’audioguida in supporto QrCode che condurrà i visitatori per i quartieri di Limina attraverso le poesie che ai singoli quartieri ha dedicato il compianto Peppino Cavarra nel libro “Carusanza” (edizione Sfameni, 2004). Viste le condizioni meteo, l’evento originariamente previsto all’esterno, si è svolto all’interno del Polifunzionale “Scaldara”, in un clima di entusiasmo per l’iniziativa che ha consentito a giovani e anziani di Limina di rievocare scorci del paese, aneddoti, personaggi, modi di dire e di fare che caratterizzano un borgo fortemente votato alla poesia. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Pro Loco e con il Comune ed è stato moderato dalla vicepresidente di Archeoclub, Ketty Tamà, che è anche ideatrice del progetto illustrato dal presidente di Archeoclub, Filippo Brianni. Nel suo intervento di saluto, il sindaco Filippo Ricciardi ha sottolineato la necessità di Limina di “riappropriarsi dei propri personaggi illustri, altrove forse meglio omaggiati”, facendo riferimento al museo che a Gesso di Messina è stato dedicato a Cavarra. Per la Pro Loco è intervenuto il presidente Claudio Siligato, rappresentando la volontà dell’associazione a collaborare con ogni iniziativa che possa aiutare la valorizzazione di Limina. Concetti ribaditi anche dall’assessora al Turismo, Serena Tamà, la quale ha anche evidenziato la disponibilità del Comune all’iniziativa a cui il suo assessorato collabora. Le poesie sono state lette da: Ketty Tamà, Serena Tamà, Salvatore Smiroldo, Rosanna Ragusa, Pierpaolo Garigali, Filippo Brianni, Laura Noto, Maria Lapi, Maria Campo, Mimma Occhino, Giuseppe Saglimbeni. Durante la serata sono stati ricordati anche altri poeti liminesi, tra cui Bizzeffi e Giuseppe Saglimbeni (con una poesia recitata dalla figlia Luisa) nonché Rosa Belestrieri, grazie alla giovane agrigentina Beatrice Gucciardo, e gli anziani “cantaturi” liminesi, coadiuvati da un gruppo di giovani.