Giovedì 21 Novembre 2024
Stop in alcuni comuni: il rifiuto potrebbe finire fuori regione o in discarica


Chiude l'impianto di compostaggio, emergenza per la raccolta dell'umido nella zona jonica

di Andrea Rifatto | 03/01/2021 | ATTUALITÀ

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Raccolta dell'organico in difficoltà in questi giorni

La crisi del settore rifiuti in Sicilia, legata alla carenza di impianti di trattamento degli scarti, non si ferma neanche durante le festività e sta creando disagi anche nel comprensorio jonico. La criticità, come già avvenuto nei mesi scorsi, riguarda lo smaltimento della frazione organica, che attualmente viene conferita da quasi tutti i comuni nell'impianto di compostaggio dell'azienda “Raco” di Belpasso, alle porte di Catania. La società ha comunicato il 18 dicembre che il sito rimarrà chiuso dall’1 all'11 gennaio per motivi tecnici e organizzativi e dunque non sarà più possibile conferire la frazione organica. Uno stop che sta creando enormi problemi a tutta la zona, visto che nell'impianto catanese viene scaricato l’umido derivante dalla raccolta differenziata effettuata dall'Ato Me4 nei 14 centri di competenza (Antillo, Castelmola, Forza d'Agrò, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Itala, Mandanici, Mongiuffi Melia, Pagliara, Savoca, Sant'Alessio Siculo e Scaletta Zanclea) dalla ditta “Lts Ambiente” che opera nell'Aro Valle del Dinarini (Roccalumera e Furci Siculo) e nell'Aro Valle del Nisi (Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Alì Terme e Alì) e dalla ditta “Onofaro” che svolge la raccolta nell'Aro di Santa Teresa di Riva. Non si registreranno problemi a Taormina, visto che la “Tekra” conferisce la frazione organica nell’impianto della “Sicula Trasporti” a Catania. Venerdì nei 14 comuni serviti dall'Ato Me4 la raccolta dell'umido, prevista lunedì, mercoledì e venerdì, non è stata effettuata e se non dovessero essere trovate soluzioni immediate si rischia lo stop anche in futuro: per il momento questo rischio è scongiurato e la raccolta proseguirà da domani regolare nei 14 comuni. L’Aro del Nisi, invece, ha comunicato giovedì sera ai cittadini che il ritiro dell'umido sarà sospeso fino al 7 gennaio, ricordando come sia vietato conferire l’organico nel contenitore dell’indifferenziata, anche perchè la discarica non riceve rifiuti con percentuali di organico superiori al 30% per problemi nello smaltimento del materiale di scarto originato dal trattamento. Raccolta regolare a Santa Teresa (ieri umido), Furci e Roccalumera, dove non sono state comunicate interruzioni al servizio. Al momento l'unica soluzione individuata in collaborazione con la Srr Messina Area Metropolitana per far fronte alla chiusura dell'impianto “Raco”, che si teme possa prolungarsi anche oltre l'11 gennaio, pare sia quella di affidarsi ad un’impresa intermediaria che trasporti il rifiuto organico fuori regione, con costi ovviamente più alti. Una beffa per quei comuni virtuosi nella raccolta differenziata, che rischiano di vedere annullati gli sforzi dei cittadini qualora l’umido dovesse finire in discarica, come è avvenuto lo scorso anno. La frazione organica umida, tra l'altro, secondo la norma nazionale, deve essere avviata agli impianti di recupero entro 72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene, e deve essere mantenuta in cassoni a tenuta stagna con sistemi di chiusura, anche se sembrerebbe che vista l'emergenza Covid sia possibile raddoppiare i tempi di conferimento. In ogni caso è necessario individuare immediatamente impianti alternativi.


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