Chiuso il centro recapito di Alì Terme, postini spostati a Messina: protestano i sindacati
21/05/2020 | ATTUALITÀ
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“Contrariamente a quanto dichiarato da Poste Italiane, apprendiamo oggi che i portalettere che curano la consegna degli effetti postali nel territorio che va da Scaletta Zanclea sino al confine con Roccalumera, verranno ‘temporaneamente’ trasferiti nel centro di recapito di Pistunina (Messina). Una distanza di circa 30 chilometri che allontana i servizi postali dal cittadino e che risulta incomprensibile ai nostri occhi”. A denunciarlo sono le organizzazioni sindacali Slp Cisl, Failp Cisal, Confasl Com e Fnc Ugc che, unitariamente hanno evidenziato il problema nel febbraio del 2019 e sono tornate alla carica esattamente un anno dopo, nel febbraio 2020. “L’ufficio postale di Alì Terme, oltre al servizio sportelleria, ospita da tempo anche il servizio recapito ma in ambienti angusti e mal tenuti, come da noi più volte segnalato agli organi aziendali - scrivono in una nota - nel 2019, a seguito di un sopralluogo dei rappresentanti della sicurezza, era già stato evidenziato un grave problema dovuto ad affollamento di suppellettili e materiali vari, mancanza di aerazione e carenze igieniche. Agli inizi del 2020, non avendo riscontrato alcuna miglioria, siamo nuovamente intervenuti con un ulteriore sopralluogo dei responsabili della sicurezza sindacali ed aziendali dal quale scaturiva che i lavoratori tutti andavano tutelati nella loro integrità fisica. Erano state proposte alcune soluzioni strutturali e di diversa ubicazione per mettere in sicurezza i lavoratori operanti in tale ufficio in ogni settore - proseguono le sigle sindacali - stranamente la soluzione proposta scaturita è stata una scellerata decisione aziendale di trasferire i portalettere da Ali Terme al Centro operativo di Pistunina”. A questa decisione era seguita una forte protesta sfociata in un’azione congiunta delle organizzazioni sindacali, che aprendo formale conflitto di lavoro, stoppavano il progetto. “Con l’avvento della pandemia tutto si è fermato ma con strano tempismo - evidenziano adesso - ai primi segnali di ripresa di attività, l’azienda comunicava che era ancora sua intenzione trasferire i portalettere da Alì Terme al Centro di recapito di Pistunina. Oggi, ancora, un confronto con l’azienda Poste ha decretato che tale spostamento si farà nonostante, ci risulterebbe, il sindaco di Alì Terme abbia manifestato la sua disponibilità incondizionata ad offrire locali in comodato d’uso a Poste Italiane pur di continuare ad avere i postini accanto alle persone. Non comprendiamo tale decisione, noi sindacati attenti alle esigenze dei lavoratori, che subiranno un aggravio di lavoro con conseguente peggioramento del servizio, contrasteremo con ulteriori iniziative tale incomprensibile ed unilaterale decisione aziendale che cozza con le dichiarate volontà di Poste Italiane di essere accanto e vicini alle esigenze della popolazione, specie dei più deboli e lontani. I portalettere del Presidio decentrato di distribuzione di Alì Terme da domani avranno un aggravio ulteriori di 30 km da percorrere pur di raggiungere i propri recapiti - concludono i sindacati - quelli che ancor di più oggi considerano quasi loro familiari. Il postino oggi ha ancora più valenza sociale e di vicinanza specie in territori più impervi e difficili da raggiungere: una incoerenza che non è accettabile perché priva di alcun senso logico. Ma le carenze strutturali e di sicurezza per tutti i lavoratori saranno solo peggiorate e la popolazione avrà meno servizi”.