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Città metropolitana e paese albergo: Roccafiorita lancia la sfida
di Andrea Rifatto | 27/08/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/08/2014 | ATTUALITÀ
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Una proposta innovativa destinata ad ampliare le prospettive di sviluppo di Roccafiorita, piccolo centro collinare della provincia di Messina, che a dispetto delle sue dimensioni, che spesso la rendono “celebre” come il centro più piccolo della Sicilia, sogna in grande e prova ad emergere, soprattutto in vista della prossima costituzione della Città metropolitana, paventata da molti come una scure che incombe sui comuni minori. L’idea lanciata dall’amministrazione comunale è quella di un "paese albergo”, una struttura diffusa che grazie al recupero di abitazioni dismesse o inutilizzate consenta di incrementare la ricettività turistica del borgo e di promuovere le ricchezze del luogo. Di Città metropolitana e paese albero se n’è discusso in un convegno tenutosi ieri nel locali dell’ex scuola elementare, che secondo quanto immaginato dal presidente del Consiglio comunale di Roccafiorita, Fabio Orlando, potrebbero ospitare la reception dell’albergo diffuso. L’incontro, moderato dalla giornalista di TirrenoSat Valeria Brancato, è servito per confrontare idee e progetti volti a valorizzare le potenzialità del centro collinare: spunti importanti in tal senso sono stati forniti dallo studio sull'Area Metropolitana peloritana redatto dal prof. Michele Limosani dell'Università di Messina, i cui passaggi salienti, con riferimento alle potenzialità dei borghi rurali, sono stati spiegati alla platea da Orlando. Dopo il saluto del sindaco, Santino Russo, è intervenuto il prof. Mario Bolognari, docente all’Università di Messina, già deputato e sindaco di Taormina, fino a qualche settimana fa presidente del Distretto Turistico Taormina-Etna. La sua analisi sui flussi turistici mondiali e locali, sia del passato che attuali, si è addentrata nello studio delle motivazioni che spingono il turista a preferire una determinata tipologia di vacanza rispetto al plafond delle proposte. Bolognari ha sottolineato la necessità di non sottovalutare la circostanza che oggi il visitatore non chiede semplicemente di "vedere qualcosa" ma piuttosto di "fare un'esperienza" durante il soggiorno. In tale ambito vanno considerate le nuove modalità di marketing adottate in epoca contemporanea, che passano soprattutto attraverso il "passaparola" su internet e i portali di recensione, che consentono a piccole realtà, se valide, di promuoversi anche senza ingenti investimenti, richiesti invece dalle tradizionali campagne pubblicitarie. Un’opportunità, dunque, secondo l’ex sindaco della Perla, che va a tutto vantaggio di centri come Roccafiorita, portati più facilmente a creare prodotti turistici di qualità, innovativi, capaci di offrire esperienze uniche al turista, supportandolo con adeguati servizi. E che il progetto di "paese albergo" sia attuabile con investimenti sostanzialmente contenuti, purché si metta in moto l'intera comunità, è stato dimostrato anche dall'intervento dell'arch. Ketty Tamà, presidente dei Lions Letojanni-Val d'Agrò, che ha portato come esempio analoghe esperienze avviate con successo in altre parti d'Italia. Attraverso foto e dati è stata ipotizzata a Roccafiorita la creazione di un albergo diffuso, con puntuali dettagli riguardanti le esigenze infrastrutturali e umane dell'iniziativa, comprese le probabili ricadute positive. L'avv. Fabio Orlando, che sul tema ha già dedicato negli anni scorsi una testi di master, ha sottolineato come l'amministrazione comunale sia a completa disposizione e come siano già esistenti le strutture per avviare l'iniziativa. Un tassello fondamentale per la buona riuscita del progetto sarà adesso l’adesione dei privati, presenti all’incontro insieme ad imprenditori volenterosi di mettere in piedi iniziative utili al rilancio del paese. Il tavolo dei relatori: da sinistra Russo, Orlando, Brancato, Bolognari e Tamà