Venerdì 14 Marzo 2025
Si punta a far rivedere il Pudm all'Amministrazione. Domenica nuovo appuntamento


Comitato "Spiagge libere" a Giardini: avviata raccolta firme contro le troppe concessioni

di Redazione | 08/03/2025 | ATTUALITÀ

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La raccolta firme dei giorni scorsi in piazza

Mobilitazione dei cittadini a Giardini Naxos per la tutela della costa. In città è nato il Comitato civico “Spiagge libere”, che ha avviato una raccolta firme per sostenere la difesa degli arenili, nella prospettiva del completamento dell’iter del Piano di utilizzo del demanio marittimo. Già oltre 100 le sottoscrizioni raccolte nel primo appuntamento nelle piazze Municipio e San Giovanni da alcuni rappresentanti del Comitato, tra cui uno dei promotori è Tino Villino, per richiedere un incontro ufficiale con l’Amministrazione comunale. Viste le richieste, il Comitato ha deciso di proseguire con la raccolta anche domenica 9, in piazza San Pancrazio, dalle 9 alle 13. Nel documento che il Comitato vuole presentare a Palazzo dei Naxioti si esprime «viva preoccupazione per la diversa destinazione di alcuni tratti di spiaggia pregiati e identitari, da sempre particolarmente cari ai giardinesi», soprattutto la spiaggia di San Pancrazio e Porticchio. «Un report di Parliament Watch, associazione no profit incaricata dal Comune di redigere il documento “Quale rapporto tra Giardini Naxos e il suo mare?”, dimostra che le aree usufruibili della nostra costa sono molto poche - evidenzia il Comitato “Spiagge libere” - e che soprattutto negli arenili di Schisò, tra lidi privati e corridoi di lancio, non vi sono più zone disponibili per i residenti che volessero andare a mare». 

A tal proposito gli esponenti desiderano avere delucidazioni sul calcolo della percentuale di occupazione dell’arenile realizzato dalla ditta incaricata di redigere le integrazioni al Pudm, in quanto ritengono che il 27,53% calcolato dai progettisti non sia assolutamente corrispondente al reale stato di fatto e ciò indebolisce ulteriormente la posizione dell’Ente nei confronti delle pretese dei privati, presenti e future. «Si ha notizia di nuove richieste di concessioni di aree demaniali che invece devono assolutamente essere respinte per salvaguardare il già ristretto diritto di pubblica fruizione degli arenili - sostiene il Comitato - non è esagerato parlare di “pretese dei privati” in quanto nello stato di fatto delle attuali concessioni emerge una chiara differenza fra l’estensione legale delle stesse e le foto aeree che rivelano una grave occupazione abusiva del demanio pubblico. Ciò implica omissione di controllo da parte dell’Autorità demaniale concessoria e disattenzione-disinteresse dell’Amministrazione comunale alla tutela dell’interesse pubblico.”


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