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Consorzio Universitario, i Dr mantengono la promessa
di Redazione | 08/04/2015 | ATTUALITÀ
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Giammarco Lombardo. Sullo sfondo la sede del Consorzio
Promessa mantenuta. Così come annunciato il 28 gennaio scorso durante l’inaugurazione della sede politica, la segreteria dei Democratici Riformisti di S. Teresa di Riva ha contribuito con una cospicua donazione a tenere in vita il Consorzio Universitario Jonico, la cui sopravvivenza nei mesi scorsi era stata messa a rischio dalla carenza di fondi. L'impegno di organizzare una colletta nell'ambito della segreteria santateresina dei Dr era stato assunto dal segretario regionale giovanile Giammarco Lombardo. La promessa è stata mantenuta e grazie anche a questo contributo i giovani studenti potranno continuare a usufruire dei servizi offerti dalla struttura, punto di riferimento per un migliaio di iscritti all’Università di Messina residenti nei centri del comprensorio. Ieri i Dr santateresini hanno effettuato un versamento di 4mila euro nelle casse del Comune di Furci, capofila del Consorzio. “Questa è la politica dei fatti – ha commentato Lombardo – abbiamo tolto qualcosa a noi per aiutare la nostra riviera: né giochetti, né tattiche politiche. Siamo a disposizione della comunità e questa ne è la testimonianza”. Nel febbraio scorso era arrivata la svolta decisiva per il futuro dell’ente, che ha sede nei locali del Centro diurno furcese: nel corso di un incontro tra il Rettore dell’Ateneo, Pietro Navarra, e il sindaco di Furci, Sebastiano Foti, era stata manifestata la volontà di mantenere in vita l’ufficio per garantire un servizio efficiente e fondamentale, apportando però alcune modifiche nella struttura organizzativa per razionalizzare al meglio le risorse economiche e accrescere la sua importanza grazie alla possibilità di fruire di servizi sempre più mirati. Il risultato è stato così raggiunto grazie all’impegno economico dell’amministrazione comunale di Furci, della segreteria dei Democratici Riformisti di S. Teresa di Riva e dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani: quest’ultima, infatti, aveva già stanziato 8mila euro per mantenere aperto il Consorzio Universitario.