Contagi da zona rossa nel comprensorio jonico: sindaci pronti a chiudere le scuole
di Redazione | 07/01/2022 | ATTUALITÀ
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È in continuo rialzo l’incidenza dei contagi da Covid-19 nella zona jonica messinese. È quanto emerge dall’ultimo bollettino redatto ieri dal Dipartimento regionale delle Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico, con i dati raccolti nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio, dal quale emerge un notevole aumento dei casi di positività nelle singole realtà locali. Molti comuni hanno infatti superato la soglia dei 500 casi ogni 100.000 abitanti, considerata per l’istituzione della zona rossa che comunque va rapportata alle percentuali di cittadini vaccinati contro il Covid-19. In testa a questa classifica il comune di Mandanici, che nella settimana presa in esame ha collezionato 24 nuovi positivi con un’incidenza di 4301 casi ogni 100.000 abitanti; seguono Castelmola (26 casi dal 27 dicembre al 2 gennaio) con 2387/100.000; Sant’Alessio Siculo (25) con 1681/100.000; Casalvecchio Siculo (11) 1472/100.000; Scaletta Zanclea (24) con 1252/100.000; Santa Teresa di Riva (115) con 1221/100.000; Pagliara (13) con 1166/100.000; Taormina (109) con 1036/100.000; Savoca (17) con 1004/100.00; Letojanni (27) con 991/100.000; Giardini Naxos (90) con 983/100.000; Alì Terme (19) con 796/100.000; Nizza di Sicilia (28) con 791/100.000; Roccalumera (30) con 762/100.000; Furci Siculo (20) con 627/100.000; Francavilla di Sicilia (21) con 580/100.000; Limina (4) con 550/100.000; Gaggi (17) con 545/100.000. Il numero dei contagi nell’ultima settimana è cresciuto ulteriormente e dunque gli attuali positivi sono in aumento, ma l’Asp è in ritardo nel fornire comunicazioni ufficiali a causa dell’elevato numero di tamponi molecolari da processare. La preoccupazione più alta è per le scuole: la Regione ha confermato che si tornerà in classe lunedì 10 gennaio, visto che la Sicilia è in zona gialla e solo nei comuni in zona arancione o rosse è possibile attivare la didattica a distanza, così come previsto dalle disposizioni nazionali. Una decisione che preoccupa molto i sindaci, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e le famiglie. A Taormina il sindaco Mario Bolognari, comunicando che in città i positivi al Covid-19 sono 189 (95 nell’ultima settimana), ha annunciato che si riserva di firmare un’ordinanza per rinviare il ritorno a scuola degli studenti: “So perfettamente che non è compito dei sindaci farlo ma so anche perfettamente che di tratta di una situazione di emergenza - ha spiegato in un video alla cittadinanza - abbiamo chiesto la didattica a distanza e interloquito con l’Anci affinché facesse pressioni in tal senso con le autorità governative: se arriverà un provvedimento che rinvia di qualche settimana le lezioni a scuola bene, altrimenti sono pronto, e mi sono sentito con i colleghi di tutta la provincia e del comprensorio, ad una chiusura per esigenze di carattere straordinario e motivi igienico-sanitari, perchè la situazione è veramente molto preoccupante”. Bolognari ha interloquito con gli altri colleghi del comprensorio e nelle prossime ore si valuterà se adottare decisioni in merito alle scuole. A Sant’Alessio Siculo i consiglieri di opposizione Rosanna Fichera, Giuseppe Bartorilla, Concetto Fleres e Nino Lo Monaco hanno scritto all’Amministrazione comunale e allo stesso Mario Bolognari, nella qualità di presidente del Distretto socio-sanitario D32, chiedendo di concordare con il comune capofila, ossia Taormina, “la sospensione delle lezioni in presenza per almeno due/tre settimane, sicuramente preferibile ad un rientro in presenza che sicuramente risulterebbe ingestibile e comunque provocherebbe danni alla pubblica incolumità, al fine di adottare un provvedimento univoco per la zona”.