Coronavirus, aria da coprifuoco a S. Teresa. Ma c'è chi non chiude e viola le disposizioni
di Andrea Rifatto | 12/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/03/2020 | ATTUALITÀ
3178 Lettori unici
Il centro di S. Teresa deserto e con i negozi chiusi
All’ora di punta il lungomare di S. Teresa di Riva è un vialone deserto, con un silenzio rotto solo dall’infrangersi delle onde sulla battigia. Sulle vie Regina Margherita e Francesco Crispi si respira aria da coprifuoco. I negozi chiusi per via delle disposizioni del Governo (già ieri pomeriggio diversi avevano comunque optato per la serrata), quei pochi esercizi la cui apertura è consentita costretti a contingentare gli ingressi. Scene da primo giorno di “zona rossa”, regime che ha costretto i cittadini a cambiare le loro vite per l’effetto Coronavirus. Oggi, a differenza di ieri, non si sono registrate particolari code ai supermercati. Sulle strade pochi mezzi in circolazione, anche se S. Teresa è porta di accesso alla Val d’Agrò e dunque via di transito obbligata per residenti e pendolari dei comuni collinari. L’Amministrazione comunale ha avviato da giorni i controlli inviando la Polizia municipale negli esercizi commerciali per verificare il rispetto delle regole, in particolare sul mantenimento della distanza di un metro tra i clienti. Non manca però qualche furbetto, come nel caso di un circolo ricreativo privato che continua a rimanere aperto, nonostante già il Dpcm del 9 marzo abbia previsto la sospensione delle attività, con la presenza di varie persone che continuano a riunirsi indisturbate da quattro giorni. Oppure il caso di un esercizio commerciale che oggi è rimasto regolarmente aperto nonostante sembrerebbe non rientrare tra le categorie di attività la cui apertura è consentita dall’ultimo decreto firmato ieri sera dal premier Conte. Fin qui sono una decina i cittadini rientrati dalle regioni del Nord che si sono autodenunciati e posti in quarantena, secondo i dati in possesso della Polizia municipale. Ma finora non è stato riscontrato alcun caso di contagio da Covid-19, a dispetto del voci che circolano da giorni. Ma quelle, a differenze delle luci di locali e negozi, non si spengono.