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Coronavirus, i sindaci jonici: "I cittadini collaborino, bisogna essere pronti al peggio"
di Andrea Rifatto | 10/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/03/2020 | ATTUALITÀ
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Il vertice di ieri sera a Sant'Alessio
Sensibilizzare cittadini e operatori commerciali a rispettare le disposizioni di Governo e Regione per evitare la diffusione del contagio del Coronavirus. Ne hanno discusso ieri sera in un vertice d’urgenza, convocato dal presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, Davide Paratore, i sindaci dei comuni della fascia jonica compresi tra Scaletta Zanclea e Sant’Alessio Siculo (assenti all’incontro i rappresentanti di Itala, Roccalumera e Savoca) per stabilire azioni comuni da adottare per affrontare l’emergenza sanitaria. Gli amministratori, riuniti a Sant’Alessio, hanno stabilito di emanare ulteriori avvisi e vademecum per ricordare alle cittadinanze e alle attività (bar, ristoranti, supermercati) le norme di comportamento da seguire, ossia innanzitutto mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro evitando assembramenti senza sottovalutare i rischi del contagio, che può avvenire con il contatto stretto con una persona malata. I sindaci hanno stabilito di limitare al minimo gli accessi dell’utenza nei municipi, consentiti solo su prenotazione, e di chiudere gli altri edifici comunali non strategici. A S. Teresa è stato sospeso fino al 3 aprile il mercato quindicinale, così come in tutti i paesi si valuta la sospensione dell’ambulantato stradale per evitare il rischio di diffusione del virus con lo spostamento da un centro all’altro. In alcuni comuni sono state già emanate ordinanze sindacali ma da ora in avanti si punta a informare la cittadinanza con avvisi e vademecum. A Limina è stato aperto in via precauzionale il Centro operativo comunale di Protezione civile. I Comuni, tempestati di segnalazioni, hanno deciso di avviare i controlli, tramite la Polizia municipale, per verificare se chi sia giunto dalle zone a rischio abbia effettivamente comunicato l’arrivo e avviato la quarantena domiciliare, come ordinato dalla Regione, evitando di contagiare anche i familiari che altrimenti dovrebbero essere sottoposti allo stesso regime di isolamento domiciliare. Ieri le amministrazioni di Sant’Alessio e Santa Teresa hanno chiesto all’Asp di Messina di dotare la guardia medica di Sant’Alessio di un numero adeguato di mascherine con filtro per i medici in servizio, vista la difficoltà oggettiva a reperirle, e anche altre in aggiunta per gli agenti della Polizia municipale. “Finora la situazione è sotto controllo ma dobbiamo essere pronti ad affrontare anche il peggio e ad assumere, se necessario, decisioni drastiche – è stato il coro unanime dei sindaci – la collaborazione dei cittadini è fondamentale per evitare la psicosi colletiva e superare questa fase critica”.