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Coronavirus: in Sicilia quarantena per chi arriva da zone rosse. Chiuse palestre e piscine
di Redazione | 08/03/2020 | ATTUALITÀ
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La situazione in Sicilia aggiornata ad oggi
“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. Lo impone un'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e notificata ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, la numero 3 dell'8 marzo, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità. Il provvedimento ordina, in aggiunta al decreto del governo nazionale di oggi, la chiusura in Sicilia di piscine, palestre e centri benessere. “Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni. L'ordinanza. "Ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle Forze dell'ordine e del Coordinamento per le attività necessarie per il contenimento della diffusione del Covid-19 della Presidenza della Regione i nominativi dei viaggiatori relativamente alle provenienze dalla regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, con destinazione aeroporti, porti e stazioni ferroviarie della regione Sicilia. Chiunque, a partire dal 14esimo giorno antecedente a oggi, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato in Lombardia o nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, deve comunicare tale circostanza al Comune, al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale e al proprio medico di medicina generale o al pediatra, con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall'arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. Il Dipartimento regionale della Protezione civile disporrà agli imbarcaderi di Messina due tende per i fabbisogni sanitari e distribuirà l'ordinanza ai cittadini in arrivo. L’aggiornamento dei casi in Sicilia. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (domenica 8 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale: dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 791 tamponi, di cui 729 negativi e 9 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 53 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 18 pazienti (sei a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 35 sono in isolamento domiciliare.